A cura della Redazione

Simpatica poesia di un cittadino di Pompei. Ironizza sulla difficoltà degli utenti della strada ad attraversare il territorio vesuviano ma molti altri cittadini la prendono molto male a dover pagare con le loro tasse un servizio di manutenzione stradale disastrato e soprattutto costoso. (m. c.)

Buche

Orsù, stai calmo! Non ti arrabbiare!

Se non c’è rimedio, che ci vuoi fare?

Una buca qua, una fossa là,

lavori in corso, avanti proprio là.

Tutti lo cercano, pochi lo vedono,

ognuno alla fine nel buco va.

State attenti, fate attenzione,

se no si rompe pure il cerchione.

Devia a sinistra, tieniti a destra,

viene una macchina, che ‘vvo’ tuzzà?

Eh ! Ma là ci sta proprio un burrone,

qui é necessaria una deviazione.

Sia in centro che in periferia

ogni giorno una botta e così via.

Sono un allegro gran varietà

le strade rotte di questa città.

Se poi più grosso tu senti il rumore,

è defunto pure l’ammortizzatore.

Sono incazzatissimo in verità…

Un buco qua, un fosso là,

oh ! ria sorte, comme aggia ‘ffà?

V. Brancaccio

(foto di repertorio)