A cura della Redazione

Positiva l’iniziativa dell’amministrazione comunale del sindaco di Pompei, Pietro Amitrano che, insieme al vicesindaco Massaro ed al consigliere comunale Mazzetti, ha incontrato la senatrice Virginia la Mura ed il delegato locale del M5S, Fabio Liguori. Positiva non tanto perché ha avviato il dialogo con un interlocutore che ha ricevuto forte consenso elettorale alle recenti elezioni politiche ma principalmente perché è stata recepita l’istanza democratica dell’iniziativa: la convocazione di un Consiglio comunale monotematico seguito eventualmente da un referendum consultivo sulla seconda foce del Sarno.

Fin dall’inizio della sua comparsa sul territorio vesuviano-sarnese, la problematica di risolvere con lavori pubblici di trasformazione della foce del Sarno la questione degli allagamenti nei periodi invernali e di piena, ha portato alla costituzione di un tavolo tecnico spontaneo che non si è limitato a contrastare le colate di cemento e lespese inutili, che mirano tra l’altro a distruggere il canale borbonico Bottaro, ma ha studiato una proposta alternativa di spesa dei fondi a disposizione che conferisse ad un tempo dignità e funzione economica ad un corso d’acqua che ha fatto la storia economica e sociale di un territorio felice, che ha visto nascere l’Antica Pompei da popolazioni che si sono mosse proprio sul corso del fiume Sarno, partendo dalle palafitte di Longola per spostarsi verso la foce, dove si creò l’approdo del porto commerciale di Pompei, che ha fatto della presenza di quel corso d’acqua la sua fortuna commerciale per esportare il vino, importare il frumento e creare opifici che avevano bisogno della presenza abbondante d’acqua.

Non a caso molta parte del corso del fiume Sarno interessa la cosiddetta "Buffer zone" che bisognerà “bonificare” e rilanciare sul versante turistico, secondo il progetto Unesco ed il piano di gestione dell’Unità Grande Pompei.

Tornando agli allagamenti, è opinione dei tecnici dei comitati che formano la Rete a difesa del Sarno, che ridare al corso del fiume la sua funzione naturale con la bonifica, il dragaggio del suo letto e la rigenerazione dell’area umida alla foce, significa, anche, in molta parte eliminare le cause delle esondazioni in caso di piena. 

In ogni caso bisogna abolire da ogni parte qualsiasi preconcetto in materia e vagliare in via preliminare il progetto non ancora pubblico, che presiede alla nuova iniziativa che il governatore della Campania Vincenzo De Luca intende avviare. Un tavolo tecnico per approfondire queste tematiche è un ottimo punto di partenza che vede tutti d’accordo. Ad esso non mancheranno di dare il loro contributo le associazioni territoriali, da sempre molto attive e presenti su questa problematica.   

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