A cura della Redazione

"Quello che è accaduto nei giorni scorsi, con l’invio di centinaia di avvisi Imu a proprietari di abitazioni principali e dunque esentati da qualsiasi pagamento, con file che hanno interessato studi di commercialisti, poste e sedi preposte a dare informazioni, non può essere liquidato semplicisticamente come un fenomeno di ‘cartelle pazze’ o - come ha provato a fare il Comune - definendo questi avvisi ‘note’ che fungevano da ‘supporto informativo’. Con l’invio di dettagliate note di spesa, accompagnate da avvisi di scadenza e modelli F24, la Publiservizi srl, concessionaria dell’ente per i tributi, ha commesso un errore sostanziale che, a nostro avviso, ha assunto perfino i contorni di un vero e proprio tentativo di truffa ai danni di ignari cittadini, molti dei quali facilmente condizionabili”.

È il parare del segretario cittadino di Fratelli d’Italia-Torre del Greco Luca Alini, del coordinatore del Miglio d’Oro Salvatore Quirino, del vice coordinatore cittadino Luigi Scarfogliero e del responsabile comunicazione e web della sezione torrese Giovanni Matarazzo, che stigmatizzano il fatto che numerosi cittadini si siano vesti recapitare avvisi di pagamento dell’acconto Imu.

“L’iniziativa di Publiservizi – proseguono gli esponenti FdI – risulta del tutto anomala, in quanto i proprietari degli immobili soggetti all’imposta municipale unica, affidandosi ai loro commercialisti di fiducia, in automatico versano l’acconto nelle scadenze dovute. Perché ricordarglielo, di fatto sostenendo spese maggiori? L’ente, attraverso il suo dirigente, si è giustificato dicendo che tali spese non sono a carico del Comune. Ma con questo non si può comunque spiegare un costo maggiore che, a tempo debito, Publiservizi dovrà rendicontare, fatto reso ancora più grave dall’aver creato un evidente disservizio a centinaia di utenti”.

“Ma ciò che è gravissimo - proseguono - è il fatto che tanti di questi avvisi sono stati recapitati a proprietari di prime case, stravolgendo di fatto l’anagrafica del Comune, che invece ha sempre mostrato di essere assai puntuale. Tutto ciò ha provocato il conseguente intasamento degli studi dei commercialisti e l’inevitabile corsa alla richiesta di informazione da parte di tanti anziani utenti, preoccupati di poter incorrere in sanzioni per il mancato o comunque ritardato pagamento”.

Di qui la protesta di Fratelli d’Italia: “In tutto questo marasma il Comune e soprattutto il suo sindaco cosa hanno fatto? Niente. Mentre, dopo una gaffe del genere, chiunque dotato di buon senso avrebbe preso atto della figuraccia, fatto pubblica ammenda e informato i cittadini dell’inesattezza contenuta nelle centinaia di avvisi di pagamento con manifesti pubblici e mirate campagne informative, il nostro ente si è limitato ad una nota del dirigente del settore Tributi che dava ancora adito a mille dubbi e soprattutto ‘giustificava’ quanto fatto dalla concessionaria. Questa è l’ennesima riprova di come l’attuale amministrazione comunale sia lontana anni luce dalle esigenze di trasparenza e informazione nei confronti della cittadinanza”.