A cura della Redazione

Il Comune di Torre del Greco, quello di Gragnano e Ascom Torre del Greco sono i primi enti in Campania ad aderire al network nazionale "Comuni amici delle famiglie". L’appuntamento in programma il 19 maggio alle ore 15 nella sala consiliare a Palazzo Baronale, vedrà la presenza di istituzioni ed esperti in politiche di conciliazione per discutere su quali strumenti utilizzare per soddisfare i bisogni delle famiglie del territorio.

Le aziende e territori sono costituiti innanzitutto da famiglie, con i loro bisogni, abitudini e comportamenti. L'idea è quella di partire dall'analisi dei bisogni di quelle famiglie, mettere in rete le imprese e costruire un piano di welfare territoriale senza gravare sulla singola impresa o esclusivamente sull'amministrazione comunale.

Saranno presenti i sindaci di Torre del Greco e Gragnano, Giovanni Palomba e Nello D’Auria, la vice presidente del Consiglio regionale dalla Campania, Loredana Raia. Interverranno Giuliana Esposito, in rappresentanza dell'Ascom Torre del Greco, Filomena Cappiello e Mauro Ledda, referenti nazionali del network, Raffaella Ruocco, welfare manager, Alessandro Di Ruocco, presidente giovani industriali della provincia di Napoli. Le conclusioni saranno affidarte a Rosetta D’Amelio, delegata alle pari opportunità della Regione Campania.

La rete, promossa dalla provincia autonoma di Trento, propone ai Comuni e alle organizzazioni di aderire per trovare delle soluzioni adatte alle esigenze del territorio, attraverso uno scambio di buone prassi.  L'idea è quella di diffondere sul territorio una cultura che tenga la famiglia al centro delle politiche di welfare e di sviluppo economico, con un approccio non socio-assistenziale della famiglia. I nostri comuni ospitano soprattutto imprese di piccolissime dimensioni che non sempre riescono ad implementare programmi di welfare aziendale. Dopo l'adesione, l'impegno sarà quello di proporre una lettura dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici delle nostre aziende e studiare, assieme ai datori di lavoro, delle soluzioni che possano agevolare la conciliazione tra lavoro e famiglia, alleggerire il carico delle cure familiari, proponendo un modello di welfare aziendale territoriale, senza gravare con costi aggiuntivi sulle aziende già fortemente penalizzate dalla crisi.