A cura della Redazione
In questi giorni, in seguito al recapito degli avvisi di pagamento della Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani), molti cittadini si sono lamentati perché hanno ritenuto che al danno (rifiuti per strada) si fosse aggiunta la beffa (tassa iniqua).
Perché dobbiamo pagare una tassa per un servizio che non ci viene reso?, è stata la domanda più ricorrente. Obiezione che non farebbe una grinza se a farne le spese sarebbero coloro che in questi anni nulla hanno fatto per risolvere un problema così grave. Le cose, però, non stanno così. Se, inopinatamente, infatti, non pagassimo la Tarsu, per la quale il Comune dovrebbe incassare questanno 4 milioni e 700 mila euro, a farne le spese sarebbe proprio lEnte di via Dante che incorrerebbe, senza alcuna ombra di dubbio, in un dissesto economico-finanziario. Infatti i proventi della tassa sui rifiuti rappresentano la più cospicua delle entrate del Comune, che ammontano complessivamente a circa 12 milioni e mezzo di euro (ultimo consuntivo anno 2006). E poi lattuazione di uno sciopero fiscale sarebbe contra legem e quindi illecito: allora è meglio pagare, anche se questa volta il boccone è più difficile da digerire.
Questa vicenda contiene in sé un paradosso: in una situazione di normalità, i costi di un servizio variano a seconda della qualità che esso è in grado di fornire: più il servizio è efficiente, più crescono i costi, anche se una maggiore efficienza consente una riduzione degli stessi nel medio-lungo periodo. Nel nostro caso, però, si verifica lincontrario: quanto peggiore è il servizio, tanto più aumentano i costi per la collettività. Infatti, va detto che le maggiori spese che sostengono i Comuni in seguito allemergenza rifiuti vanno poi ripartite tra i contribuenti, con lincremento della relativa tassa. Fortunatamente per noi, però, ciò non è accaduto in quanto il nostro Ente non ha ancora adottato la normativa del decreto Ronchi, che prevede appunto la copertura del costo complessivo del servizio per lo smaltimento dei rifiuti a totale carico dei contribuenti. Prova ne è il fatto che le aliquote della tarsu per lanno 2007 sono rimaste invariate rispetto a quelle del 2006, nonostante lanno scorso si siano avuti forti aumenti dei costi. Tuttavia, le previsioni per il futuro non sono rosee. Se si vogliono evitare aumenti della tassa negli anni a venire si dovrà necessariamente proseguire per due strade parallele: il proseguimento della lotta allevasione fiscale (pagare tutti per pagare meno) e la raccolta differenziata, visto che ogni tonnellata di rifiuto conferito alla discarica costa 107 euro (il nostro Comune spende allanno oltre 3 milioni di euro per il conferimento dei rifiuti).
Alcune informazioni potranno essere utili al contribuente. La Tarsu 2007 per le abitazioni civili è pari a 2,61 euro a metro quadrato, più il 15% di tributi ECA e Provincia, per un totale di 3 euro a mq. Per cui, un contribuente con unabitazione di 100 metri quadrati paga esattamente 300 euro allanno, diluiti in quattro rate (ovvero 75 euro a rata). Laliquota per le pertinenze delle abitazioni (garage, cantinole, ecc.) è pari a 1,61 euro a metro quadrato (il 50% rispetto a quella dellabitazione principale).
Cè da fare, infine, una distinzione tra avvisi di pagamento (per via postale) e cartelle esattoriali (attraverso notifica diretta). Nel primo caso, si avvisa il contribuente che deve corrispondere una somma allEnte erogatore del servizio, e che può farlo o in quattro rate bimestrali o in ununica soluzione (che può essere versata anche a scadenza dellultima rata). Nel secondo caso, si notifica al contribuente il mancato pagamento contenuto nellavviso, con lobbligo di pagare la tassa in ununica soluzione. Limporto contenuto nella cartella esattoriale è identico a quello dellavviso di pagamento, senza oneri aggiuntivi, ad eccezione delle spese di notifica dellatto.
Antonio Gagliardi
Dott. Scienze Economiche-Finanziarie
Ex assessore finanze comune di Torre Annunziata