L’ospedale di Boscotrecase ancora al centro dell’attenzione. Un episodio non di malasanità ma di violenza subita da un medico del pronto soccorso.
Il dottore Carlo Paduno, mentre era intento a suturare una ferita esterna all’occhio destro di una bambina, è stato schiaffeggiato dal padre della paziente.
Il tutto è nato dalle rimostranze del genitore che non riteneva opportuno che il medico applicasse punti di sutura alla parte esterna dell’occhio della figlia.
«Di fronte alle insistenze dell’uomo – ha spiegato Paduano – ho risposto che poteva tranquillamente firmare la dimissione consensuale e portare la figlia altrove. Ma ho ricevuto ancora minacce gratuite. Poi, in un momento di distrazione, sono stato colpito con un schiaffo».
Il medico è stato immediatamente soccorso dai colleghi che gli hanno riscontrato, dopo gli esami maxillo facciale, un vistoso ematoma alla guancia e alla mandibola destra, con un marcato edema al padiglione auricolare destro.
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Boscotrecase, dove si è recato il medico per presentare regolare esposto.
«Questi fatti – conclude amareggiato Paduano – sono una costante quasi quotidiana. Già altre volte avevo subito minacce. Per questo, da tempo, insieme ai miei colleghi, abbiamo chiesto che venga attivato al pronto soccorso un presidio delle forze dell’ordine, specialmente nelle ore serali e notturne».
Tra le corsie dell’ospedale abbiamo raccolto anche uno sfogo di un altro medico, che ci ha chiesto di rimanere anonimo. «La situazione qui in ospedale – ha detto – non è più sostenibile. Ci sono troppe tensioni e non c’è più tranquillità da parte di noi operatori sanitari. Ci sentiamo costantemente sotto esame e questo non aiuta di certo il nostro lavoro. Se si va avanti di questo passo, penso che la cosa migliore sarebbe chiudere questa struttura. Altrimenti si dovrebbe seriamente pensare di rilanciare l’ospedale con attrezzature d’avanguardia e assunzione di personale».
Considerazioni legittime, ma la tragicità degli ultimi episodi verificatisi all’ospedale di Boscotrecase (non ultimo la morte dell’anziano 87enne operato alla gamba sbagliata) sta dando luogo ad una psicosi di massa che porta ad una mancanza di fiducia dei pazienti nei confronti del personale medico. Sarebbe auspicabile, pertanto, abbassare un po’ i riflettori e, nel contempo, pensare seriamente a rilanciare una struttura che è nata obsoleta ancor prima della sua inaugurazione.