Pistola e munizioni nel covo del latitante: condannato il genero del ras di camorra stabiese Peppe l'autista. I giudici della seconda sezione del tribunale di Torre Annunziata (presidente di collegio Antonio Pepe) hanno condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione il 40enne Massimo D’Agostino, alias “‘o torrese”, genero del defunto boss di Scanzano (quartiere-roccaforte della cosca) Giuseppe Verdoliva, elemento di spicco del clan di camorra dei D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Accusato di evasione e detenzione di arma clandestina, è stato condannato solo per il reato di detenzione di armi “semplice”, perché la pistola che fu trovata nell'appartamento di Torre Annunziata era, in realtà, solo arrugginita e la matricola non era abrasa.
D’Agostino era stato rintracciato a gennaio scorso in un “basso” utilizzato come covo in via Parini a Torre Annunziata, dopo 4 anni di latitanza. Nel 2013, infatti, non era più rientrato in carcere dopo un permesso premio. Gli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata, infatti, riuscirono ad individuare il luogo dove l’uomo si nascondeva, precludendogli ogni possibilità di fuga, dopo aver cinturato l’intera zona. D’Agostino, detenuto presso il carcere di Taranto, il 18 agosto 2013, chiese ed ottenne un permesso premio, non facendo più rientro nella struttura carceraria, rendendosi così latitante.
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