A cura della Redazione

Duplice omicicio in un centro estetico ad Arzano, arrestati i mandanti ed esecutori. La Squadra Mobile di Napoli e i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito una ordinanza di custudia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, nei confronti di sei persone. Sono ritenute tutte appartenenti al clan Amato-Pagano, attivo nell'area nord di Napoli, tra Arzano, Melito, Mugnano e Marano. 

Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, estorsione, violenza privata, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, delitti tutti aggravati dalla finalità mafiosa.

Le indagini svolte, corroborate anche da attività tecniche e da dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno riguardato l’individuazione di mandanti ed esecutori, nonché il contesto criminale in cui è maturato il duplice omicidio di Ciro Casone (all'epoca 57enne) e Vincenzo Ferrante (aveva 30 anni), avvenuto il 26 febbraio 2014, maturato nell’ambito di un contrasto per il controllo delle attività illecite sul territorio di Arzano tra un sodalizio criminale emergente riconducibile al clan Amato-Pagano e il gruppo delinquenziale facente capo ad una delle vittime, referente del clan Moccia su quell’area della provincia napoletana.

Il duplice omicidio fu consumato all’interno del centro estetico Solerio di Arzano, frequentato dalle vittime. Durante la fuga i killer ingaggiarono una colluttazione con la moglie di Casone che, intervenuta per soccorrere il marito, fu colpita al capo con il calcio della pistola.

Stando alle indagini, a decidere ed eseguire gli omicidi fu Renato Napoleaone, 35 anni, affiliato di lunga data al clan Amato-Pagano. L'obiettivo era quello di estendere il suo dominio criminale nel territorio di Arzano. Napoleone sarebbe stato aiutato nella fase esecutiva Angelo Antonio Gambino, 24 anni, e Francesco Paolo Russo, 28 anni.

Le indagini hanno, inoltre, consentito di raccogliere elementi di colpevolezza a carico di Pasquale Cristiano, 29 anni, Pietro Cristiano, 54 anni, e Raffaele Liguori, 27 anni, in relazione ad alcune estorsioni commesse ai danni dei titolari di aziende ubicate nel territorio di Arzano, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo.

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