A cura della Redazione

Appalti all'Asl Na 3 Sud di Torre Annunziata in mano al clan dei Casalesi. Lavori aggiudicati e mai eseguiti. E' un vero e proprio scenario di corruzione e commistione con la malavita imprenditrice quello disvelato dalla Guardia di Finanza di Lucca che ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare - emesso dal Gip di Firenze su richiesta della DDA del capoluogo toscano - nei confronti di cinque persone tra Toscana e Campania. Effettuate inoltre cinquanta perquisizioni e sequestrati beni per circa 6 milioni di euro riconducibili ad aziende e imprenditori contigui all'organizzazione criminale e relativi prestanome.

Nell'inchiesta - denominata "Ghost Tender" - è coinvolto anche un dirigente dell'Asl Na 3 Sud di Torre Annunziata, residente a Pimonte, responsabile del “Servizio Tecnico Area Sud”.

Le investigazioni, coordinate dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo e dal Sostituto Procuratore Giulio Monferini, hanno evidenziato un gruppo criminale, con base in provincia di Lucca, che ruotava intorno ad imprenditori edili i quali, utilizzando società con sede in Toscana e Campania, molte delle quali “apri e chiudi” ed intestate a prestanome, attraverso turbative d’asta attuate con “accordi di cartello”, si aggiudicavano oltre cinquanta commesse dell'Azienda Sanitaria, per lavori di somma urgenza e “cottimi fiduciari”, banditi per importi al di sotto di valori soglia oltre i quali sarebbe stato necessario imbastire formale gara di appalto.

In questo modo, l’invito a partecipare veniva sistematicamente effettuato ad imprese, riconducibili al sodalizio, le quali, a turno, risultavano aggiudicatarie dei lavori. Le opere, pur risultando falsamente attestate come avvenute, di fatto in gran parte non venivano eseguite.

«A tale scopo - scrive la DDA -, il sodalizio stabiliva consolidati rapporti corruttivi il dirigente Asl, il quale non solo aggiudicava l’appalto in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, ma consentiva al sodalizio di conseguirne il pagamento pur in assenza di qualsivoglia esecuzione dei lavori. Il gruppo criminale riusciva così, negli ultimi anni, ad incamerare illecitamente e “a costo zero” appalti per oltre 6 milioni di euro, che venivano riciclati nello svolgimento delle attività immobiliari del sodalizio - come l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di edifici da parte di società del gruppo con sede in provincia di Lucca e Grosseto -, in tal modo inquinando l’economia legale e alterando le condizioni di concorrenza».

Stando alle risultanze dell'inchiesta, una parte dei profitti veniva inoltre trasferita e, all’occorrenza, monetizzata attraverso pagamenti di forniture fittizie ad una società con sede legale a Roma e base operativa a Casaluce (Caserta), di fatto diretta da un imprenditore, anch’egli destinatario di misura cautelare personale. Quanto al dirigente Asl napoeltano, quest’ultimo, a fronte dei favori resi all’organizzazione, otteneva denaro, la vendita di un appartamento ad un prezzo ampiamente sottostimato e altre utilità a favore di suoi familiari.

Ad alcuni tra i soggetti arrestati viene altresì contestata l’aggravante di aver agevolato la cosca mafiosa dei casalesi “fazione Michele Zagaria”, notoriamente radicata nel Casertano (Casapesenna, San Cipriano D’Aversa, Trentola Ducenta, San Marcellino) e con ramificazioni in Toscana, nel Lazio e in Emilia Romagna, da sempre caratterizzata per il suo particolare attivismo nel mondo imprenditoriale e nel settore degli appalti pubblici. In particolare, due imprenditori potevano considerarsi “a disposizione del clan” avendogli inoltre consentito, tramite un imprenditore campano ritenuto “a libro paga” della famiglia Zagaria, di aggiudicarsi diversi appalti della Asl Na 3 Sud di Torre Annunziata.

Indagato a piede libero anche un avvocato, esercente l’attività di consulente del lavoro con sedi a Salerno e a Follonica (Grosseto), il quale, consapevole della fittizietà dei lavori e della riconducibilità della aziende interessate ai soggetti colpiti da misura cautelare, forniva loro servizi contabili e amministrativi, assicurando un’apparente regolarità delle attività imprenditoriali e della contabilità degli appalti. 

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook.