A cura della Redazione

Ha danneggiato il carcere di Parma dove è detenuto, ma è stato assolto perché non in grado di intendere e di volere. Ancora un colpo di scena per Giuseppe Gallo, alias Peppe 'o pazzo, il 42enne ritenuto capoclan dei Gallo-Limelli-Vangone di Boscotrecase e al 41 bis perché pericoloso. 

Gallo, difeso dall'avvocato Ferdinando Striano, è a processo dinanzi al tribunale di Torre Annunziata perché accusato di aver truffato l'Inps simulando una schizofrenia che gli era valsa l'invalidità, la pensione e il soprannome, grazie anche alla complicità di alcuni medici, secondo l'Antimafia. In aula è arrivato il nuovo colpo di teatro, con la produzione della sentenza del tribunale di Parma dello scorso febbario, che ha spinto i giudici (presidente di collegio Maria Laura Ciollaro) a rinviare la requisitoria del pm Sergio Ferrigno, in attesa di stabilire se sia necessaria una nuova, ulteriore, perizia psichiatrica sul boss finto pazzo. 

Giuseppe Gallo, simulando una grave sindrome schizofrenica, avrebbe così incassato dal 2004 al 2009 un assegno di invalidità totale da 747 euro al mese. Se ne avesse veramente diritto, sarà sancito nelle prossime settimane. Intanto, dopo varie condanne, la sua schizofrenia potrebbe cancellare tutte le sentenze e rimetterlo in libertà, nonostante sia considerato un pericoloso boss di camorra implicato anche in diversi omicidi. 

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