A cura della Redazione

Associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio. Con queste accuse, i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno esgeuito una ordinanza di misura cautelare - emessa dal Gip del Tribunale oplontino su richiesta della locale Procura - nei confronti di quindici soggetti. Nove sono finiti in carcere a Poggioreale, due le donne coinvolte - rinchiuse a Pozzuoli -, quattro indagati ristretti ai domiciliari. Uno, il capo della banda, era già detenuto.

Le indagini - coordinate dalla Procura torrese e condotte dai militari dell'Arma della Stazione di Boscoreale, hanno appurato l'esistenza di un gruppo criminale composto da italiani e rumeni, che tra le province di Napoli; Caserta, Avellino e Salerno ha messo a segno un numero indeterminato di furti in abitazioni e luoghi di dimora privati (anche fondi agricoli), sfruttando poi una vasta rete di sodali dediti alla ricettazione dei beni sottratti e al riciclaggio dei proventi ottenuti dall'illecita attività.

Sono trenta i "colpi" realizzati tra maggio e agosto 2017, sia di giorno che di notte, e in alcuni casi anche con la presenza delle vittime in casa. Nel corso dell'indagine, sono state arrestate in flagranza di reato due persone. I malviventi agirono nel Salernitano. Altri tre complici, datisi alla fuga, vennero poi individuati e sottoposti a misura cautelare.

I ricettatori invece operavano presso tre depositi clandestini situati a Boscoreale, dove veniva stoccata la refurtiva. In particolare, sono stati individuati quei soggetti che si occupavano del ricondizionamento, mediante interventi di riverniciatura e alterazione dei segni distintivi, di mezzi agricoli e trattori, che venivano così "ripuliti" e reimmessi nel mercto illecito. 

I carabinieri hanno infine sequestrato quattro vetture con le quali la banda si spostava per commettere i furti.

Al vertice dell'organizzaizone c'era lo "zio", Mario Falanga, 46enne di Boscoreale. Era lui ad organizzare i raid, a decidere gli obiettivi e ad "assegnare" i compiti ai banditi per ciascun "colpo". In questa sua attività veniva coadiuvato dalla nipote, la 33enne Giovanna Fusco.

I PROVVEDIMENTI CAUTELARI

IN CARCERE: FALANGA Mario, 46 anni, di Boscoreale (già detenuto per altro); CARBONE Carmine, 29 anni, di Boscoreale; CERVERO Giuseppe, 33 anni, di Boscoreale; COPPOLA Raffaele, 51 anni, di Boscoreale; PANARIELLO Aniello, 35 anni, di Boscoreale; D’ANGELO Antonio, 52 anni, di Boscoreale; PADUANO Ferdinando, 50 anni, di Boscoreale; MUTULIGA Nicolae Ilie, rumeno, 28 anni, di Torre Annunziata; FUSCO Giovanna, 33 anni, di Boscoreale; FALANGA Maddalena, 61 anni, di Boscoreale; COSTANTINICA Sorin, rumeno, 36 anni, di San Giuseppe Vesuviano; MARCU Vasile Florin, 23 anni, rumeno.

DOMICILIARI: SORRENTINO Ciro, 44 anni, di Boscoreale; TRIFAN Gabriel, rumeno, 28 anni, di Boscoreale; CHIERCHIA Giuseppe, 42 anni, di Boscoreale; FALANGA Bruno, 47 anni, di Modica, di fatto domiciliato a Poggiomarino.

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