A cura della Redazione

Un altro caso di paziente contagiato da coronavirus all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Si tratta di una donna proveniente da un altro Comune che ha partorito con taglio cesareo una bambina, ma che solo dopo l’intervento si è appurato che fosse positiva al Covid-19.

La donna – a quanto si dice -  aveva già decimi di febbre quando è stata ricoverata ma nonostante ciò non è stata adottata nessuna procedura di isolamento nei suoi riguardi.

Dura presa di posizione del sindaco Gaetano Cimmino, che con un post pubblicato sulla sua pagina di facebook, dice di voler andare fino in fondo di questa ibrida vicenda. Ecco il testo:

"Ho appreso ieri del parto all’ospedale San Leonardo di una donna, proveniente da un altro Comune, che presentava sintomi sospetti da coronavirus e che è stata sottoposta al tampone per il Covid-19, il cui esito, come riferitomi per le vie brevi dal direttore sanitario nel corso di un colloquio telefonico, sarebbe risultato positivo.

In qualità di massima autorità sanitaria locale, ho deciso pertanto di inviare una lettera al direttore sanitario dell’ospedale e al direttore amministrativo e sanitario dell’Asl, chiedendo loro di produrmi una relazione dettagliata e urgente in merito a tutte le procedure adottate per garantire che il parto avvenisse in condizioni di totale sicurezza.

Nelle scorse ore, poi, mi è arrivata un’email avente ad oggetto “operazione verità”, con un audio allegato che denunciava presunte inquietanti anomalie nell’adozione dei protocolli necessari in questi casi per limitare la diffusione del contagio.

Un’operazione verità che io porterò avanti con ogni mezzo a mia disposizione per tutelare i miei cittadini, senza creare allarmismi con attacchi mediatici ad personam, come sta accadendo in queste ore, ma facendo chiarezza su quello che è successo in ospedale.

A fronte di una vicenda così delicata, che sta provocando malessere in tutta la cittadinanza, mi sarei aspettato una comunicazione ufficiale da parte dell'azienda, per consentirmi anche di attuare tutto quanto mi compete in qualità di massima autorità sanitaria della città. E invece si rincorrono solo voci e dicerie che alimentano il panico. Una carenza assoluta di informazioni che si trascina ormai da tempo e che non posso minimamente accettare.

Pretendo di conoscere i responsabili di quello che è accaduto all’interno dell’ospedale San Leonardo e di sapere come è stata gestita l’intera situazione. Pretendo chiarezza su questa vicenda così delicata, perché in gioco c’è l’incolumità di tutti i pazienti, del personale dell’ospedale e di tutti i cittadini.

Pretendo di sapere se il tampone è stato effettuato prima o dopo il parto e quali accorgimenti sono stati messi in atto per limitare la diffusione del contagio, se sono state sottoposte a tampone tutte le persone (altri pazienti, personale medico e infermieristico, utenza ospedaliera) con cui la donna è venuta a contatto in questi giorni all’interno dell’ospedale e se per queste ultime è stato predisposto in via precauzionale l’isolamento domiciliare obbligatorio.

Pretendo di conoscere quali sono i reparti e le sale in cui la donna è stata ricoverata o trasferita all’interno dell’ospedale, se questi ultimi sono stati inibiti all’utenza e quali accorgimenti sono stati adottati per la sanificazione dei locali e per l’esclusione di qualsiasi rischio di contagio, a tutela dell’utenza e del personale medico e infermieristico dell’ospedale San Leonardo. In gioco c’è la salute dei cittadini, in gioco c’è il destino di Castellammare".