A cura della Redazione

Gli fu concesso il beneficio degli arresti domiciliari: torna al Riesame uno degli indagati per l'omicidio di Maurizio Cerrato. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Torre Annunziata, annullando il provvedimento, con conseguente rinvio al tribunale del Riesame di Napoli.

I giudici, dunque, dovranno nuovamente valutare il provvedimento con il quale erano stati concessi gli arresti domiciliari a Francesco Cirillo, 67 anni, pluripregiudicato del Parco Apega di Torre Annunziata, accusato di aver preso parte all'assurda spedizione di morte avvenuta il 19 aprile dello scorso anno in via IV Novembre, durante la quale fu ucciso Cerrato "colpevole" di aver difeso la figlia che aveva "osato" sostare con l'auto su uno stallo "occupato" da alcune sedie. 

L'accusa per Cirillo senior era stata derubricata in concorso anomalo in omicidio dal Tribunale della Libertà, poiché – secondo il suo racconto – il 67enne era presente nel parcheggio in cui il figlio reo confesso Antonio Cirillo accoltellò il 61enne Maurizio Cerrato, ma di non aver preso parte attivamente alla spedizione di morte, accanto ai fratelli Giorgio e Domenico Scaramella.

Tutti e quattro saranno per la prima volta imputati tra un mese esatto: è stata fissata l'udienza preliminare, nell'ambito della quale la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliana Moccia) formulerà la richiesta di rinvio a giudizio per i quattro uomini, accusati di concorso in omicidio pluriaggravato. L'eventuale processo sarà celebrato in Corte d'Assise e gli imputati rischiano l'ergastolo.