A cura della Redazione

A dieci mesi esatti dall'efferato delitto, la Procura di Torre Annunziata chiede il rinvio a giudizio per i quattro indagati accusati di aver ucciso Maurizio Cerrato.

Un mese fa era arrivata la chiusura delle indagini, mentre ieri la Procura (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliana Moccia) ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per Antonio Cirillo (accusato di aver sferrato la coltellata mortale), per i fratelli Giorgio e Domenico Scaramella, e per Francesco Cirillo.

I quattro avrebbero partecipato alla spedizione del 19 aprile dello scorso anno, nella quale fu ucciso con una sola coltellata il 61enne Maurizio Cerrato, custode degli Scavi di Pompei, intervenuto in un parcheggio privato (ritenuto abusivo) di via IV Novembre per aiutare la figlia a cambiare una ruota, squarciata dagli stessi Scaramella perché la ragazza, con la sua auto, aveva occupato un posto in strada che loro avevano «riservato» con una sedia.

Nei prossimi giorni sarà fissata l'udienza dinanzi al gup del tribunale di Torre Annunziata per valutare l'eventuale rinvio a giudizio, per un processo che si celebrerà in Corte d'Assise: gli imputati rischiano l'ergastolo. 

La vedova Tania e le figlie chiederanno di costituirsi parte civile al processo, assistite dall'avvocato Giovanni Verdoliva. Accanto a loro ci saranno il Comune di Torre Annunziata, Libera e Polis.