A cura della Redazione

La giornata di ieri, 6 agosto, è stata drammatica per i comuni dell’area vesuviana.

Due grandi incendi, entrambi tragici: uno in una fabbrica di indumenti usati in via Spinelli, al confine tra Pompei e Scafati, l’altro nella pineta del Vesuvio, divampato quest’ultimo in località Lavarella, una traversa di via Zabatta, la strada che conduce alla Panoramica del Vesuvio.

Il primo ha sprigionato una nuvola di fumo nero che ha messo in allarme molti sindaci dei comuni limitrofi al luogo dell’incendio. Più di uno ha lanciato l’appello di tenere finestre e balconi chiusi e di uscire di casa solo in casa di necessità. A distanza di 24 ore l’emergenza non è ancora conclusa: l’aria continua ad essere irrespirabile in alcune zone e la colonna di fumo non si è ancora diradata. Permane il problema dell’inquinamento ambientale, anche se le strade sono state riaperte.

Non ancora note le cause dell’incendio, anche se si ipotizza che le fiamme siano partite da alcune sterpaglie e da lì propagatesi al deposito sotto sequestro dal 2018, avvolgendolo completamente.

Il secondo incendio, quello sul Vesuvio, a distanza di 24 ore non è stato ancora domato. Sul posto ancora squadre di vigili del fuoco, mentre Canadair ed elicotteri fanno la spola tra la pineta in fiamme e il litorale di Torre Annunziata per prelevare acqua da mare.