A cura della Redazione

Maxi retata dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, in manette 37 persone, mentre per un'altra è stato disposto l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Il blitz è scattato nelle province di Caserta, Napoli e Benevento a seguito di una inchiesta coordinata dalla DDA di Napoli. Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio.

I provvedimenti restrittivi costituiscono il risultato di un’attività investigativa, avviata dall’ottobre 2018 al maggio 2020, condotta attraverso un’ampia piattaforma tecnica ed una mirata attività esterna di riscontro.

Nel corso delle investigazioni, è stata accertartata l’operatività di un gruppo criminale, attivo prevalentemente nella Valle di Suessuola e collegato al clan Massaro, i cui accoliti, anche grazie al potere intimidatorio esercitato sul territorio, gestivano, in maniera monopolistica, il traffico degli stupefacenti.

Individuati sia il vertice sia le articolazioni periferiche del sodalizio, quest’ultime deputate allo spaccio al dettaglio che avveniva mediante una capillare distribuzione sul territorio di diverse piazze di spaccio, ciascuna affidata ad un sodale con l’obbligo di rifornirsi presso i canali di approvvigionamento indicati dal vertice criminale.

Documentati, inoltre, diversi episodi di minacce armate, violenti pestaggi ed atti incendiari per affermare la supremazia sull’area di influenza, ma soprattutto allorquando emergevano criticità per il recupero crediti dai gestori di piazze di spaccio da loro rifornite.

Durante le indagini, sono stati arrestati 8 spacciatori e sequestrati 200 grammi di hashish, 350 di cocaina, una pistola marca beretta calibro 7,65 nonché segnalati alle competenti Prefetture numerosissimi assuntori di stupefacente.

Infine, è stata appurata l’esistenza di una riservata rete telefonica costituita da cellulari “dedicati”, che consentiva le comunicazioni tra alcuni indagati e loro familiari ristretti in strutture carcerarie.