A cura della Redazione

Dramma a Rimini, dove un 62enne uccide la moglie coetanea e poi si costituisce alla Polizia. La vittima è Angela Avitabile, sposata con Raffaele Fogliamanzillo, originario di Torre Annunziata, provincia di Napoli.

Intorno alle ore 22 di venerdì, il reo confesso si è presentato alla Questura di Rimini visibilmente scosso e con i vestiti ancora intrisi di sangue. Ai poliziotti aveva raccontato di aver appena ucciso la moglie al culmine di una lite, indicando agli agenti l’esatta ubicazione del luogo del delitto, la casa della figlia dove si trovavano.

Immediatamente gli equipaggi della Squadra Volanti della Questura di Rimini si sono recati sul posto indicato dall’uomo, un appartamento residenziale sito alla prima periferia di Rimini nord, in località Viserba, trovando la presenza di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri, già intervenuti poiché avevano ricevuto al numero di emergenza 112 la segnalazione del fatto da parte della figlia della coppia.

All’interno dell’appartamento - dove tra l'altro c'erano i nipotini piccoli che per fortuna non avrebbero assistito alla scena poiché in un'altra stanza - gli agenti hanno rinvenuto il cadavere della donna con evidenti segni di accoltellamento all’altezza della gola.

Le prime attività di indagine svolte dagli uomini della Squadra Mobile hanno permesso così di riscontrare le gravi dichiarazioni di autocolpevolezza che l’uomo aveva poco prima reso in Questura.

Stando agli investigatori, intorno alle ore 21, all’interno dell’appartamento, ci sarebbe stato un violento litigio tra l'uomo e la donna - sposati da 40 anni e con tre figli - e, per motivi in corso di accertamento, utilizzando un coltello a serramanico, il 62enne avrebbe ripetutamente colpito al collo la propria coniuge cagionandone la morte. La causa del litigio sarebbe stata la convinzione dell'uomo di essere tradito dalla consorte, una ossessione più che una realtà comprovata. Una sorta di paranoia, dunque. L'uomo pare fosse affetto da sindrome ansiosa depressiva, per la quale era anche in cura presso l'AUSL.

Tale tesi investigativa  stata ulteriormente confermata dall’indagato alla presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica titolare dell’indagine che si è recato sul posto per tenere l’interrogatorio.

L’uomo è stato così tratto in arresto nella flagranza del reato di omicidio con l’aggravante di averlo commesso contro la coniuge e tradotto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il prosieguo delle indagini.