A cura della Redazione

Resta in carcere Marco Bevilacqua, il 37enne di Torre Annunziata che ha impugnato la pistola la notte tra sabato e domenica e sparato sei colpi di pistola contro un gruppo di giovani davanti ad un bar di Qualiano, ferendone quattro.

Il Gip del Tribunale di Napoli Nord ha convalidato il fermo giudiziario nei suoi confronti.

Fortunatamente non è più in pericolo di vita Castrese D'Alterio, uno dei 4 giovani colpiti nell'agguato. 

Michele Di Palma, l'altro ferito grave, è invece in coma farmacologico e rischia ancora la vita.

Stanno invece meglio Bernando Falco (che è stato dimesso dopo essere stato medicato) e Nicola Di Palma (rimasto in osservazione dopo essere stato operato).

C'è un episodio su cui non è ancora stata fatta piena chiarezza e che riguarda Marco Bevilacqua. Una quindicina di giorni fa si è fatto medicare alcune lesioni rimediate, aveva riferito, in un presunto incidente stradale. Una dichiarazione che adesso assume un diverso valore nell'ambito delle indagini sul plurimo ferimento.

Al momento gli investigatori non escludono che, invece, quelle ferite fossero la riconducibili a una lite violenta, forse proprio con i fratelli Michele e Nicola Di Palma. I fratelli di Palma, entrambi incensurati, sono figli di un elemento di spicco della criminalità locale, non da molto tempo scarcerato, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Rosa-Pianese di Qualiano.
Bevilacqua è stato rintracciato dai carabinieri di Giugliano in Campania e di Qualiano a casa dei genitori, qualche ora dopo l'agguato eseguito in sella a una bici elettrica e con una pistola calibro 9X21 che, armato di un coltello, poco prima aveva rapinato a un vigilante.