A cura della Redazione

Due le persone denunciate per l'incendio nell'area protetta WWF del Cratere degli Astroni. Sarebbero state loro a innescare i fuochi pirotecnici in una villa per ricevimenti nelle vicinanze, che poi hanno bruciato 50 ettari di area boschiva. Era tarda serata di domenica 31 luglio scorso. Per spegnere quel rogo, sono stati impiegati cinque elicotteri, due canadair, 70 autobotti, sette veicoli di soccorso e 66 uomini tra carabinieri, vigili del fuoco e dipendenti della Regione Campania.

Le batterie di fuochi - 9 in tutto, poi sequestrate - sarebbero partite dal parcheggio del locale. Alcuni botti evidentemente sono finiti tra la vegetazione, facendo scaturire le fiamme che poi si sono propogate distruggendo una ampia fetta di macchia mediterranea. I carabinieri delle Stazioni Forestali di Napoli e Pozzuoli, grazie alle testimonianze raccolte e alla visione dei filmati della videosorveglianza, hanno identificato i presunti colpevoli: si tratta di un 33enne di Pianura, il parcheggiatore - peraltro abusivo - all'esterno della villa, ed il titolare del locale, 59 anni.

Entrambi dovranno rispondere di concorso in incendio boschivo.

Sui festeggiamenti con i fuochi pirotecnici e su quanto accaduto agli Astroni, è intervenuto il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. "Il risultato è che per l'ennesima volta un pezzo importante del nostro patrimonio arboreo va in fumo - ha detto Borrelli -. Solo negli ultimi 3 anni abbiamo contato 56 roghi di montagne, pinete o appartamenti causati dai botti illegali. Non sarà mai troppo tardi quando tutti i Comuni decideranno di fermare queste barbare usanze che creano prevalentemente danni, disturbo alla quiete pubblica e alcune volte la devastazione di un'area naturale protetta. Chi devasta il patrimonio naturalistico del nostro territorio dovrebbe finire il più presto in galera. Chiediamo al giudice di condannare questi due individui a pagare di tasca propria gli interventi di spegnimento e il rinverdimento dell'Oasi che le loro azioni scellerate e delinquenziali hanno distrutto. Servono punizioni esemplari per fermare questa deriva. Ci congratuliamo - conclude Borrelli - con i Carabinieri Forestali per la rapidità con cui hanno agito".