A cura della Redazione

Rissa, danneggiamento, lancio di materiale pericoloso, scavalcamento ed invasione di campo nel corso di manifestazioni sportive.

Sono queste le accuse mosse dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti di 13 persone, per le quali il GIP del Tribunale oplontino ha emesso la misura cautelare dell'obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza. La Procura, invece, aveva richiesto gli arresti domiciliari.

I provvedimenti sono stati notificati dai carabinieri delle Compagnie stabiesi e corallina nelle città di Sant'Antonio Abate, Ercolano ed Angri.

I fatti risalgono allo scorso 14 settembre, allorquando si disputò la sfida di Coppa Italia Dilettanti di Eccellenza allo stadio "Varone" di Sant'Antonio Abate tra la formazione di casa e lo Sporting Club Ercolanese. Il match fu sospeso al termine del primo tempo proprio in virtù di un parapiglia tra tifoserie all'interno del rettangolo di gioco e, poi, proseguito all'esterno dell'impianto.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti - le indagini sono state espletate dai militari dell'Arma abatesi - 7 degli indagati si sarebbero resi protagonisti della rissa insieme ad altri soggetti non ancora identificati, brandendo mazze, bastoni, caschi protettivi e cinghie di cuoio. Gli altri 6 tifosi indagati, invece, avrebbero partecipato agli scontri all'esterno della struttura con lancio di pietre, bottigliette ed oggetti contundenti ed il danneggiamento dell'autobus della squadra ercolanese.

Per i 13 supporters è scattato anche il divieto di allontanarsi dalle proprie abitazioni in occasione delle partite delle due squadre.