Torre Annunziata mercoledì 14 dicembre ore 13,20: via Tagliamonte in una normale giornata di pioggerellina.

Per chi non è del posto, in via Tagliamonte sono ubicate tre scuole: il Secondo Circolo didattico, la Scuola media Pascoli, e il Liceo Pitagora-Croce. Tutti i genitori sanno bene che arrivare fin sotto la scuola con l’auto per accompagnare i propri figli, o per riprenderli alla fine delle lezioni (come da video che vi mostriamo), comporta un forte stress da guida perché si resta imbottigliati per lungo tempo in mezzo al traffico. Eppure, fregandosene della propria salute, oltre che del danno causato dall’inquinamento ambientale ed acustico, continuano con questo loro insano comportamento. Se poi ci metti che non c’è traccia di vigili urbani neppure a pagarli a peso d’oro (anche se sono pochi e non hanno il dono dell’ubiquità), la “frittata” è bella e fatta!

Il video che pubblichiamo potrebbe far pensare ad una delle tante città caotiche dell’India: auto parcheggiate e circolanti sui marciapiedi, auto in sosta lungo i due lati della strada, clacson che suonano all’impazzata, traffico paralizzato. Invece no, siamo a Torre Annunziata, ridente cittadina in provincia di Napoli. E questo scenario si ripete ogni qualvolta cade un po’ di pioggia, come se non esistessero ombrelli o abbigliamento consono a ripararci da qualche goccia d’acqua.

Il vero problema è che noi torresi prendiamo l’auto anche per andare a comprare il pane a 100 metri da casa, per poi parcheggiarla, quando non troviamo posto vicino al negozio, in doppia fila, fregandoci di creare qualche piccolo ingorgo di traffico. Siamo fatti così...

Invece se andiamo con l’auto, a mò di esempio, a Cava de’ Tirreni o a Salerno, non abbiamo alcun problema a lasciare la macchina nel parcheggio e fare i nostri 2-3 chilometri a piedi per comprare un gelato o per bere uno spritz.

C’è poco da fare: siamo un popolo che va educato, usando alternativamente la carota e il bastone. Come fece l'allora capitano dei carabinieri Luca Toti più di dieci anni fa per i motociclisti senza casco e gli automobilisti senza cintura. Alla fine, dopo qualche reprimenda verbale e qualche multa, riuscì a piegare la loro cattiva abitudine.

Sullo stesso capitano Toti, vorrei raccontare un aneddoto che spesso mi ripeteva. «Quando sono stato a Scampia – diceva - riuscivo a distinguere le persone perbene da quelle più "irrequiete". Qui a Torre mi riesce difficile farlo, perché nel mio lavoro ho spesso incontrato persone perbene che però, in talune circostanze, assumevano atteggiamenti da “guappi”».

Certo, questo ragionamento non va generalizzato. A Torre ci sono tantissime persone, io credo la grande maggioranza, che si comportano civilmente e fanno per intero il loro dovere. Poi c’è una minoranza di brave persone che ha la tendenza a seguire gli esempi cattivi. E ancora un’altra piccola minoranza su cui non ci puoi proprio contare. E quest’è!