A cura della Redazione

Povertà e solitudine. Il clima di festa natalizio non dissipa le nubi della disperazione su chi stenta finanche a mettere il fatidico piatto a tavola.

Una chiamata di aiuto al 112, diversa dal solito. Disperata e velata da quel senso di contegno di chi non ha denaro ma dignità da vendere. Siamo a Melito di Napoli e una 63enne del posto ha composto il numero di emergenza, pensando che solo i carabinieri potessero sanare quella solitudine che ora, durante questo periodo, assume un peso ancora maggiore. Con la voce spezzata dalla vergogna, ma mossa dalla necessità di un aiuto concreto, ha parlato con i militari raccontando quello che stava attraversando.

I militari della locale Tenenza ci hanno messo poco a comprendere la delicatezza di quelle parole. Hanno raggiunto la donna e scoperto una realtà ancora più difficile. Era sola, vedova da tempo, senza alcuna fonte di reddito. Senza pensione e un figlio lontano non solo geograficamente. Non poteva permettersi neanche un tozzo di pane né di pagare le bollette. Da tre giorni con un solo yogurt che lasciava brontolare rumorosamente lo stomaco e qualche farmaco per alleviare uno stato d’animo sopraffatto dalla disperazione.

I carabinieri si sono così attivati, assicurandosi che dei medici la visitassero immediatamente. E, scongiurati problemi fisici gravi, hanno fatto spesa. Le hanno garantito acqua (mancava in casa anche quella…), frutta, pane, pasta e un pasto caldo ristoratore. Pure un pandoro che fa tanto Natale.

Non si limiteranno a questo. I militari si assicureranno che la donna riceva conforto dagli enti assistenziali del posto e le garantiranno una vicinanza costante.

Con la speranza che quello “spirito del Natale presente e futuro” raccontato da Charles Dickens, oggi avvolto dall’uniforme dell’Arma dei Carabinieri, possa portarle serenità oggi e nei prossimi anni.