A cura della Redazione

Scontri con protagonisti ultras del Varese e del Napoli, emessi 49 Daspo dal Questore della città lombarda: 24 per i sostenitori locali, 25 per quelli partenopei.

I provvedimenti sono stati adottati a seguito delle indagini svolte dalla Polizia di Stato (Digos). Due i momenti in cui le frange oltranziste dei supporters hanno agito: il 4 e il 14 maggio scorsi.

In occasione dei disordini verificatisi a Varese a seguito dei festeggiamenti per la vittoria anticipata dello Scudetto (era il 4 maggio, quando per il Napoli arrivò la matematica conquista del titolo con il pareggio a Udine), la Digos ha individuato i responsabili appartenenti ai gruppi ultras della squadra di calcio e di quella di basket locali, che hanno preso di mira i sostenitori azzurri che celebravano la vittoria nella città di Varese.

Grazie ad un’attenta ricostruzione effettuata dagli investigatori, è stato possibile delineare l’esatta dinamica degli incidenti, preceduti nei giorni antecedenti da un comunicato congiunto con il quale gli ultras varesini avevano dichiarato il loro intento: “VARESE TIFA VARESE – FESTEGGIAMENTI DI ALTRE SQUADRE NELLA NOSTRA CITTA’ NON SONO GRADITI. IN PARTICOLAR MODO QUELLI DEL NAPOLI”.

È nota, infatti, la rivalità tra alcune frange estremiste della tifoseria varesina e quella partenopea, risalente ai fatti accaduti la sera del 26 dicembre 2018, in prossimità dello stadio “San Siro” di Milano, prima dell’inizio della partita Inter-Napoli. In quella circostanza, a seguito degli scontri tra un gruppo di ultras dell’Inter e quelli del Napoli moriva Daniele Belardinelli, detto “Dede”, leader del gruppo “Blood&Honour Varese”, da sempre gemellato proprio con la tifoseria dell’Inter.

Le indagini hanno consentito, quindi, di individuare 24 soggetti che, a vario titolo, sono risultati responsabili dei disordini nel centro cittadino; gli stessi sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per le condotte violente tenute in occasione dei festeggiamenti dei tifosi napoletani.

In particolare, in uno degli avvenimenti più rilevanti, un gruppo di ultras accerchiava un veicolo di tifosi azzurri danneggiandolo in più parti ed in seguito aggrediva fisicamente il conducente e il passeggero che viaggiavano unitamente ad una donna e due bambini.

Un diverso gruppo di ultras si era reso invece protagonista di un’ulteriore aggressione a danno di due donne a bordo di un’autovettura sventolando la bandiera del Napoli. Nel veicolo vi era anche un minore.

I Daspo sono, per 4 persone, della durata dai 5 agli 8 anni con prescrizione dell’obbligo di presentazione all’autorità di polizia poiché recidive nelle loro condotte e già precedentemente colpite da analoghi provvedimenti, mentre per i restanti tifosi (20) della durata di 2 anni.

C'è poi il secondo filone della vicenda. Il successivo 14 maggio, infatti, un corteo di circa 50 autovetture e minivan (con a bordo tifosi del Napoli) imboccava l’autostrada A8 in direzione Varese, proveniente da Milano. I mezzi viaggiavano con targhe alterate al fine di non consentire la loro individuazione.

Gli ultras avrebbero dovuto recarsi nella città di Monza, dove era in programma la partita tra i brianzoli ed i partenopei ma invece erano diretti verso il centro di Varese, col "chiaro intento di realizzare gesti eclatanti e dimostrativi come atto di ritorsione contro gli ultras varesini in conseguenza agli episodi di violenza avvenuti il precedente 4 maggio", si legge in una nota della Polizia di Stato.

Un’autentica resa dei conti, dunque, tra le frange più estreme del tifo organizzato, che avrebbe gravemente compromesso la sicurezza dei cittadini.

Pronta è stata invece la reazione degli agenti della Questura di Varese che, con equipaggi delle Volanti accorrevano precipitosamente nei pressi dello svincolo autostradale, ostacolando materialmente l’avanzare del corteo nei pressi di via Gasparotto.

I tifosi, molti dei quali col volto travisato da passamontagna o sciarpe, vista l’impossibilità di proseguire nei loro intenti, scendevano dai mezzi e tentavano di aggredire i poliziotti, lanciando fumogeni e bombe carta.

Dopo pochi minuti, però, erano costretti ad invertire la direzione di marcia e tornare sull’autostrada allontanandosi dalla città di Varese.

A questo punto tutto il personale della Polizia di Stato veniva convogliato in autostrada al fine di bloccare i facinorosi.

La Polizia Stradale, e agenti della Questura e del Reparto Mobile riuscivano ad individuare i mezzi del corteo e a scortarli nuovamente verso Varese, stavolta però in direzione Piazza della Libertà.

I tifosi venivano dunque identificati. Rinvenuto e sequestrato, sia a bordo deiveicoli che sul luogo teatro dell’aggressione agli equipaggi delle Volanti, materiale vario idoneo inequivocabilmente ad offendere.

La Digos avviava i primi accertamenti tesi ad individuare i responsabili delle azioni violente.  Le successive capillari indagini consentivano, quindi, di ricostruire analiticamente l’accaduto.

Oltre al deferimento all’Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il Questore ha emesso quindi ulteriori 25 provvedimenti di “Daspo di gruppo", stavolta a carico di tifosi ultras napoletani, di cui 5 con validità 5 anni con prescrizione di obbligo di presentazione all’autorità di polizia per 2 anni perché, anche in questo caso, alcuni soggetti erano stati già daspati in passato in quanto autori di condotte violente in contesti sportivi, anche a danno di tifoserie straniere.

A tutti i soggetti colpiti dalle misure del Questore sarà dunque vietato poter prendere parte alle manifestazioni sportive per l’intero periodo del divieto prescritto.

(nella foto, la Questura di Varese - immagine Polizia di Stato)