A cura della Redazione

Divieto di dimora nel comune di Pompei nei confronti di due dipendenti del ministero della Cultura in servizio presso la sala regia del Parco Archeologico di Pompei con mansioni di addetti all’assistenza e alla vigilanza.

I due sono gravemente indiziati dei reati di truffa aggravata continuata ai danni dello Stato, interruzione di un pubblico servizio, false attestazioni sulla propria presenza sul luogo di lavoro.

Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, è giunto  all’esito di certosini indagini condotte dai militari del posto fisso carabinieri Scavi, anche attraverso un’approfondita analisi delle immagini delle videocamere di sorveglianza, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, avviate in seguito ad un’intrusione nottetempo di una persona estranea e non autorizzata all’interno del Parco Archeologico di Pompei.

L'attività di indagine ha permesso di accertare numerosi episodi di assenteismo, quasi 40 nell'arco di un anno, in occasione dei quali i due indagati addetti alla sala di regia del Parco Archeologico, dopo aver regolarmente marcato l'apposito badge magnetico per far risultare loro presenti, si sarebbero allontanati arbitrariamente dal luogo di lavoro per finalità estranee al pubblico, venendo meno  ai preposti compiti di vigilanza. In particolare, si è accertato che in numerose occasioni i due addetti alla vigilanza sarebbero allontanati ingiustificatamente dalla sala regia sita all’interno del sito archeologico, recandosi con una brandina in un locale attiguo a quello della sala regia, non comunicante con la stessa, ed avente un ingresso separato e indipendente rispetto a quello di quest’ultima, nonché priva degli schemi per poter seguire l’attività di vigilanza.