A cura della Redazione
Chi entra in contatto profondo con i bambini e i giovani sa bene quanto entusiasmo e forza riceva per continuare ad impegnarsi in un progetto di vita personale e sociale. Le traversie quotidiane non risparmiano nessuno e a poco o nulla servono, in alcuni momenti della nostra esistenza, lo status economico o il ruolo sociale. Dolori laceranti, malattie invisibili e inaspettate possono coglierci d’improvviso e soltanto il sogno che abbiamo appreso durante l’infanzia e l’adolescenza e che abbiamo coltivato in età adulta può renderci possibile il prosieguo del nostro cammino. Di proposito non ho scritto di status culturale. Ho un’idea del Sapere che prescinde dalle conoscenze culturali o cosiddette competenze. Ed è quanto coinvolge tutta la nostra Persona attraverso esperienze, azioni ed esempi costanti che ci riguardano fin dal periodo prenatale. A parole tutti: genitori, educatori, politici, missionari siamo soliti sostenere che viviamo per aiutare i “piccoli” nati da donna a crescere, a migliorarsi, ad amare… Ma quando si tratta di progettare insieme ad essi il loro futuro, chissà perché prevalgono scelte di convenienza economica o sociale o di retaggio pseudoculturale. Torre Annunziata ancora si illumina di pochi fari per i nostri ragazzi. Conosco personalmente giovani, oggi brillanti professionisti, tra cui ricercatori universitari, che hanno ricevuto il dono di una formazione integrale presso la Scuola Paritaria “S. M. Mazzarello”, riconosciuta dalle famiglie come una vera perla educativa. In questo particolare momento di cambiamento della Scuola Superiore, determinato dalla Riforma del ministro Gelmini, abbiamo voluto chiedere a Suor Maria Esposito, preside del Liceo Mazzarello, quale sarà il futuro di questa significativa Istituzione cittadina. Perché la scelta del Liceo delle Scienze Umane? «Con la Riforma della Scuola Media Superiore, a partire dal prossimo anno 2010/2011, anche il nostro Liceo della Comunicazione, che è una maxi-sperimentazione, deve entrare in Ordinamento. Fra i sei Licei previsti, abbiamo scelto il Nuovo Liceo delle Scienze Umane, seguendo anche le indicazioni delle Tabelle della Confluenza, ma in particolare perché il piano di studio comprende delle discipline che oltre all’aspetto culturale, contribuiscono alla formazione della persona. Ci sembra quindi che ben si inserisce nel carisma educativo proprio del nostro Istituto. Infatti, all’articolo 9 del Regolamento L.133 leggiamo: “Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane”». Qual è, in particolare, lo specifico della scuola salesiana? «In breve potrei riassumere alcuni criteri: la centralità della persona; la convergenza degli interventi educativi; l’accompagnamento educativo personalizzato; l’attenzione ai tempi e alle esigenze emergenti dei ragazzi e dei giovani, in continua evoluzione; l’ambiente e il clima fondamentalmente positivo, che mette gli alunni a proprio agio, facendoli sentire ben inseriti in una famiglia scolastica ordinata. Il Nuovo Liceo delle Scienze Umane “S. M. Mazzarello”, come dicevo, ben s’inserisce nella tradizione culturale-educativa di questo Istituto qui a Torre Annunziata. Infatti nasce in una Scuola che nel corso di un trentennio si è cimentata in varie sperimentazioni, nella ricerca di un’innovazione metodologico-didattica più consona ed efficace per le nuove generazioni. Da più di cinquant’anni l’Istituto “S. M. Mazzarello” svolge sul territorio di Torre Annunziata una vasta opera educativa e culturale, sociale e promozionale, attraverso la Scuola e l’Oratorio. Seguendo i principi del Sistema Preventivo di Don Bosco, docenti ed educatori si rendono attenti alle domande dei giovani, cercando di instaurare una relazione educativa improntata al rispetto, al dialogo, alla libertà, alla personalizzazione. L’accompagnamento educativo promuove lo sviluppo delle migliori energie degli allievi, rendendoli pienamente protagonisti del loro futuro». Di quali opportunità formative e culturali possono usufruire i vostri allievi? «Le opportunità sono quelle che generalmente indichiamo come “Ampliamento del POF”: progetti, laboratori e servizi. Oltre al Progetto educativo-pastorale e di Orientamento e accoglienza, con le scuole della Rete Vesuvio si realizza un progetto annuale, ai sensi della L.R. 39/85, centrato sul territorio e sull’educazione alla Legalità. Molto frequentati, ogni anno, sono i laboratori: di lingua inglese con preparazione alla certificazione Trinity College; di lingua tedesca con preparazione alla certificazione Goethe Institut; di musica e teatro; di potenziamento di matematica e italiano; di cinema; di cittadinanza attiva e solidarietà. La Scuola è dotata di attrezzature sportive e ricreative, campo di pallavolo e pallacanestro, palestra e teatro e agli allievi sono garantiti spazi di studio pomeridiano, servizio mensa e… per ogni attività ambienti ampi, ariosi e puliti!». MARINELLA CIMMINO da TorreSette del 9 aprile 2010