A cura della Redazione

«Il presente è il tempo del ricordo». E' questa la frase che ha caratterizzato il convegno tenutosi nell’auditorium del Liceo Artistico “de Chirico” di Torre Annunziata, dal titolo: “La prima Camera del Lavoro di Torre Annunziata. Diritti e Giustizia nelle lotte operaie”.

A moderare l’incontro il giornalista Gennaro Carotenuto: «Celebriamo un primato di Torre Annunziata - ha esordito presentando il parterre dei relatori -, la città fu una delle prime ad ospitare una Camera del Lavoro in Italia, era il lontano 1901».

«Fino agli anni Settanta, la percentuale di partecipanti alle elezioni politiche arrivava al 92% - ha detto il dirigente scolastico Felicio Izzo -. Oggi siamo più interessati al calcio televisivo. Le idee erano coniugate in due modi: ideale (dare ali alle stesse, volare lontano) e ideologia (idee collegate alla parola, più pratiche). Adesso forse non ci sono neanche pù le idee…».

È la volta di Francesco Palaia della Fondazione "Giuseppe Di Vittorio", il quale ripercorre a tappe la storia governativa italiana, accennando a Francesco Crispi e al capitalismo nostrano di fine Ottocento: «In questo periodo storico, Gino Alfani e altri nella città oplontina e a Napoli, si attivano per fondare una delle prime Camera del Lavoro in Italia, proprio a Torre Annunziata. Oggi il lavoro fa parte della Costituzione, ma è profondamente cambiato. Quello dei tempi nostri è un lavoro svalutato come lo sono anche i Diritti. È il principio di essere uniti che fa andare avanti i lavoratori».

Interviene il sindacalista Alfonso Natale: «Noi come sindacato non siamo in grado di interloquire con i giovani del territorio. Continuiamo a misurarci con le controparti. Dobbiamo collaborare con gli enti locali per creare nuovi posti di lavoro. Abbiamo necessità di farlo affinchè questi territori siano in grado di produrre nuova occupazione».

La parola passa dunque allo storico e saggista Erminio Mazzocchi, che si rivolge ai giovani studenti del Liceo: «Voi siete, paradossalmente, la storia. Vi è stato dato il testimone del passato che vi serve per affrontare le frontiere che vi si presenteranno. Sarete esploratori di questo mondo, siete la futura ossatura di questo Paese, portatori di valori e diritti della democrazia e della libertà».

Tra i relatori, il parlamentare del Partito Democratico Massimiliano Manfredi: «Il ricordo ha valore se noi lo attuiamo nel presente. Bisogna avere la capacità critica. La politica ha un senso se anticipa il progresso, a prescindere dalle varie correnti. Il futuro è in mezzo a voi giovani. Un secolo fa Torre Annunziata ha saputo guardare avanti con Gino Alfani e Arturo Labriola, oggi tocca a voi».

Infine conclude il primo cittadino di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione: «Come sindaco mi sento orgoglioso delle nostre radici. La città non cambierà se non cambiamo prima noi. Dobbiamo sconfiggere le criticità moderne usando la storia. Questa è una mia ambizione, forse troppo alta, ma la porterò con me fino a quando sarò qui. Io credo che ci stiamo avviando in un tempo migliore».

Ascione ha poi annunciato che verranno istituite delle borse di studio da destinare agli studenti degli istituti superiori di Torre Annunziata (classi IV e V). «Premieremo i migliori elaborati che avranno come tema le lotte operaie che caratterizzarono i primi anni del ‘900 nella nostra città - ha affermato il primo cittadino - e che ebbero in Gino Alfani, Arturo Labriola e Beniamino Romano, tra i fondatori della Camera del Lavoro, alcuni dei protagonisti indiscussi».

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