Ventotene, piccola isola della provincia di Latina, famosa per aver ospitato al confino antifascisti come Sandro Pertini, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha un legame particolare con Torre Annunziata. Da lì, infatti, proviene Luigi Iacono, al quale la città oplontina ha dedicato la strada che da via Vittorio Veneto conduce a piazzetta De Nicola.

Nato a Ventotene il 23 dicembre 1866 da Teresa Candia e Giuseppe, vice pretore del mandamento, Iacono si trasferì giovanissimo a Torre Annunziata. Laureato in Ingegneria, lavorò per circa quarant’anni come consulente tecnico-amministrativo presso la casa Fienga. Parallelamente coltivò la sua grande passione: l’archeologia. Studiò gli scavi di Pompei e i siti antichi del territorio, divenendo un punto di riferimento nell’interpretazione di iscrizioni e reperti. Per i suoi meriti fu nominato ispettore ad honorem delle Antichità e Belle Arti dal Ministero della Pubblica Istruzione.

La sua specializzazione principale fu però l’archeologia marittima. Nel 1914 pubblicò il volume, oggi raro, “Note di archeologia marittima”, edito a Città di Castello, dedicato soprattutto ai porti romani.

Iacono morì il 2 agosto 1947, all’età di 80 anni, nella sua abitazione di via Gambardella, a Torre Annunziata. In riconoscimento delle sue benemerenze, il Comune gli intitolò una strada il 6 aprile 1956, con una delibera che, in deroga ai tempi previsti dalla legge, ottenne l’approvazione della Prefettura.

Un fatto curioso lega nuovamente Ventotene e Torre Annunziata: anche l’isola pontina ha dedicato una strada a Luigi Iacono. La notizia è stata confermata da Domenico Matrone, dipendente dell’Anagrafe di Ventotene, che ha inviato la foto della targa e l’atto integrale di nascita del concittadino illustre. La locale biblioteca, inoltre, ha deciso di acquistare il libro scritto da Iacono, arricchendo così la memoria storica dell’isola.

Un esempio concreto di come la collaborazione tra comunità possa riscoprire e valorizzare figure del passato, rendendole patrimonio condiviso.