«Mio padre, Giuseppe Cirillo, avrebbe voluto pubblicare un libricino con le riproduzioni di alcuni dei suoi quadri di Torre Annunziata e il racconto dei suoi ricordi di vita cittadina. Mi aveva chiesto di aiutarlo a realizzare il suo progetto di lasciare questa testimonianza del suo amore per la sua città. Mi aveva preparato appunti e didascalie, perché questo omaggio a Torre fosse solo suo. La vita, però, non da preavvisi e lascia l’incompiutezza a determinare i tempi da ricordare».

Quello di Raffaele Cirillo è un autentico, straordinario atto d’amore: la stampa di un volumetto contenente le immagini delle opere del papà Giuseppe da donare agli amici unitamente ad una versione digitale per condividere la sua passione soprattutto per quei torresi sparsi per il mondo che ancora conservano un forte legame con la nostra città. «Mio padre era del 1925 – sottolinea Raffaele - e ho pensato che un modo per ricordarlo a chi lo aveva conosciuto, era quello di portare a termine il suo piccolo progetto e il 2025 era il termine ultimo. Ho fatto stampare questa sua idea cercando di attenermi il più possibile alle sue indicazioni di allora».

Giuseppe Cirillo arriva alla pittura tardi, alla soglia dei 70 anni, dopo un’intera vita dedicata alla sua attività di maestro artigiano nella realizzazione di capi d’abbigliamento. L’oggetto prevalente della sua pittura è Torre Annunziata, ma profondamente significativi risultano anche i suoi appunti che contestualizzano con puntualità l’ispirazione e lo slancio che hanno generato le sue opere. Dipinti e racconti in una sovrapposizione di emozioni, percezioni, descrizioni che non possono assolutamente essere disgiunte. E ce lo spiega proprio lui: «Sono nato nel 1925. La mia lunga vita ha attraversato anni cruciali della storia e sono stato testimone dell’inesorabile passaggio dalla società ancora contadina dei primi del ‘900 a quella tecnologica di questi anni. La Storia è fatta di grandi accadimenti e di migliaia di piccoli avvenimenti quotidiani ed io ho vissuto i miei anni travolto dai grandi fatti e coinvolto nelle sorti della mia gente».

La narrazione della Storia, indipendentemente dallo specifico delle sue dimensioni, Giuseppe Cirillo la effettua attraverso pennelli e parole dal messaggio straordinariamente incisivo, espressivo, persuasivo. Il volume “Mi ricordo… il racconto dei ricordi di Giuseppe Cirillo” è un documento di assoluto valore storico che va ad arricchire la biblioteca del nostro territorio. Giuseppe, scomparso nel 2010, sarebbe stato orgoglioso di questa pubblicazione. I suoi innumerevoli “mi ricordo” sono stati assemblati con amorevole efficacia da Raffaele Cirillo che è riuscito a restituire intatto il contributo culturale delle opere del padre.

«Abbiamo realizzato una versione digitale, una sorta di e-book minimale – conclude Raffaele Cirillo - da poter inviare, gratuitamente, a chiunque ne facesse richiesta, tramite messenger di Facebook. Potete, a vostra volta, inviarlo a conoscenti e amici. Come diceva mio padre “niente ci appartiene veramente, se non è condiviso”».