Trent’anni di “Oplontis Teatro”. La compagnia teatrale torrese esordiva sei lustri fa portando in scena “Arezzo 29 in tre minuti”, commedia scritta da Olimpia e Gaetano Di Maio. Leopoldo Speranza, fondatore insieme al compianto Beniamino Bisogno del team artistico oplontino, ha deciso di celebrare questo importante traguardo di ininterrotta attività riproponendo il testo che decretò anche la prima apparizione in palcoscenico di Stefania Lamberti.
“Arezzo 29 in tre minuti” si potrebbe, dunque, ribattezzare in “Arezzo 29, 30 anni dopo”, dove gli anni possono rappresentare solo un dettaglio attribuibile all’avvicendarsi di date nel calendario e all’opinione che in ognuno di noi si forma del tempo che passa.
In ogni caso, questo lungo arco temporale ha contribuito a consolidare una congiunzione artistica, quella tra Leopoldo Speranza e Stefania Lamberti, la cui indissolubilità è difficilmente riscontrabile nell’ambiente teatrale del nostro territorio. La forza trascinante della loro energia, il valore riconosciuto della loro bravura, l’efficacia dei loro messaggi, rappresentano il testo da raccomandare come manuale perfetto della promozione teatrale e sociale.
Al “Supercinema” di Castellammare di Stabia “Oplontis Teatro” ha celebrato questo ragguardevole compleanno artistico con tre sold out nel weekend dal 19 al 21 dicembre: 1260 spettatori divertiti, ammaliati, stregati, sedotti, rapiti, con la certificazione di tre, autentiche standing ovation finali.
“Arezzo 29 in tre minuti” è la vicenda di due coniugi, il tassista Salvatore (interpretato da Leopoldo Speranza) e l’usuraia Vincenza (Stefania Lamberti). Il loro matrimonio è caratterizzato da un grande vuoto esistenziale: la mancanza di un figlio. Una lacuna affettiva che, complice anche il tradimento di Salvatore, diventa quasi letale per l’equilibrio del rapporto coniugale. Un figlio comprato risolve la crisi, ma induce a riflessioni molto serie.
Leopoldo Speranza, protagonista e regista della commedia, ha conferito il ritmo necessario al racconto senza concessioni eccessive a personalismi interpretativi né ai cosiddetti liberi adattamenti ai quali, peraltro, il lavoro si potrebbe prestare. Ha lasciato intatte tutte le sfumature del testo, soprattutto quelle più sensibili quando vengono toccati i temi, se vogliamo, drammatici della maternità a tutti i costi e del mercato nero dei bambini. La storia non è priva di spunti comici che rendono gradevole e scorrevole lo spettacolo attraverso il ricorso al tipico equivoco teatrale napoletano, elemento fondamentale della produzione di un’intera generazione di commediografi partenopei.
L’abilità sostanziale di tutti gli attori della compagnia, indistintamente, è stata quella di sovrapporre toni farseschi e seriosi senza perturbare più di tanto l’armonia narrativa della storia. Una sorta di chiaro-scuro artistico trasferito alla platea attraverso gradazioni recitative adeguate ed efficaci.
“Arezzo 29 in tre minuti” è stato il primo regalo di Natale 2025 scartato con gioia e solidarietà. Il ricavato dell’incasso, come tradizione consolidata della compagnia “Oplontis Teatro”, verrà devoluto alla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.
In “Arezzo 29 in tre minuti”, commedia in due atti di Gaetano e Olimpia Di Maio, hanno recitato: Stefania Lamberti, Leopoldo Speranza, Roberto Nolano, Federica Caligiuri, Mimmo Anastasio, Loretana Manna, Mario Scarpa, Mariarosaria Pellino, Peppe Forcella, Francesca De Pascale, Enzo Rago, Gianmario Savastano. Regia di Leopoldo Speranza.


