Stefano De Martino è senza dubbio uno dei volti più popolari della televisione italiana del momento. Il suo approdo alla conduzione di Affari Tuoi, il celebre preserale di Rai Uno, ha conquistato pubblico e critica, registrando ascolti ben oltre le aspettative. Ma il suo nome continua a far parlare di sé non solo per meriti professionali: la sua vita sentimentale, soprattutto dopo la fine del matrimonio con Belen Rodriguez, resta oggetto costante di attenzione mediatica.

Proprio del suo rapporto con la cronaca rosa e della trasformazione vissuta nel tempo, De Martino ha parlato in una lunga intervista al settimanale Chi, offrendo uno sguardo maturo e disincantato sul mondo del gossip.

Dalla insofferenza alla consapevolezza

All’inizio provavo insofferenza”, ha confessato il conduttore partenopeo, ricordando gli esordi della sua popolarità. “Venivo raccontato solo in chiave gossippara. Ero un ballerino con un percorso professionale serio, ma tutto veniva oscurato dalla mia storia mediatica”. Un'esperienza che, ha ammesso, lo ha fatto soffrire, soprattutto perché aveva un’idea chiara di futuro e ambizione da coltivare.

Una visione che cambia

Negli anni, però, qualcosa è cambiato. “La cronaca rosa e la vita professionale non sono antagoniste”, ha spiegato oggi con lucidità. “Più cresce la popolarità, più cresce la curiosità. È il termometro del mio lavoro”. De Martino ha compreso che il gossip, se preso con leggerezza, fa parte della natura umana, ed è presente in tutti gli ambienti, non solo in tv.

Ho amici che fanno lavori serissimi, come medici o avvocati, e anche loro amano raccontarsi storie, intrecci, piccole curiosità. Il gossip esiste ovunque”, ha aggiunto, con una punta di ironia.

Il vero punto di svolta, però, è arrivato nel momento in cui ha imparato a ridimensionare il peso di certe dinamiche mediatiche. “Quando sento pressione, quando cercano a tutti i costi di affibbiarmi una nuova fidanzata, relativizzo”, racconta De Martino. E cita una scena del film Caro diario di Nanni Moretti, in cui si misura la vita con un metro: “Quanto pensi di vivere, 80 anni? Ne tolgo 40… e questo è ciò che ti resta”. Una riflessione esistenziale che lo ha aiutato a vedere certe cose per quello che sono: estemporanee.