A cura della Redazione
Savoia che confusione! Era da immaginarselo, ma lo stato di assoluta incertezza che regna intorno alla società è davvero preoccupante. I tifosi sono in continuo “movimento” per cercare di trovare una soluzione comune. Numerosi sono gli incontri, in tal senso, con il sindaco Starita, ultimo dei quali nel pomeriggio di martedì, al quale hanno partecipato cinque rappresentanti degli ultras ed alcuni colleghi della stampa. Lunedì prossimo, il primo cittadino ha dato nuovamente appuntamento alla tifoseria tutta per comunicare sviluppi in merito che, comunque, escludono coinvolgimenti dell’attuale società. Infatti, Vincenzo Angellotti, presidente del Savoia retrocesso in Eccellenza, aveva espresso l’intenzione, con una lettera aperta, di cedere il club gratis. Ma, successivamente, ha battuto cassa, senza considerare la debitoria pregressa di cui si ignora ancora l’entità. Pertanto, nessun “folle”, giustamente, sembra intenzionato oggi a trattare con chi è stato il principale artefice della scandalosa retrocessione dalla D. Non a caso il sindaco si è espresso sottolineando che, qualora Angellotti decidesse di iscrivere la squadra al campionato e facesse richiesta di giocare al Giraud, dovrebbe prima versare un anno di canoni di utilizzo dello stadio non pagati e poi presentare a garanzia una polizza fideiussoria di un primario istituto di credito, per poter accedere al Giraud per la prossima annata: come dire, il Savoia di Angellotti non entrerà più al Giraud! E’ chiaro, a questo punto, che si cerchi, a tutti i costi, una soluzione alternativa. La prima paventata, anche dal primo cittadino, è l’eventuale acquisizione di un titolo sportivo di Eccellenza da far gestire alla seconda squadra cittadina, l’Atletico Savoia, che trasferirebbe in blocco la propria organizzazione: calciatori, dirigenti, staff tecnico e settore giovanile. Ma questa possibilità sembra aver spaccato i tifosi. C’è chi gradisce questa soluzione, chi, invece, preferirebbe restare un anno fermi piuttosto che giocare sotto l’egida dell’Ateltico, utilizzando la “pausa” per sistemare definitivamente il Giraud e cominciare a programmare il futuro partendo dal manto in erba sintetica. Ci sono poi i “sette imprenditori” cui Starita avrebbe fatto riferimento, senza però svelarne i nomi, che sarebbero interessati al Savoia, ammettendo soltanto che un noto commercialista torrese si sta interessando dell’intera vicenda. C’è chi ha riportato in auge il ritorno di Nazario Matachione, con il farmacista unico presidente degli ultimi anni (riconosciuto da tutti quale persona di valore e di spessore) che ha sempre mantenuto le promesse. Ma lo stesso Matachione, da noi raggiunto telefonicamente, al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni in tal senso, preferendo, in un secondo momento, a mezzo di un comunicato stampa, chiarire la propria posizione. Pertanto, eventuali dichiarazioni accreditate al dottor Matachione non sono veritiere. Passiamo poi alla soluzione Mascolo, il patron del Sant’Antonio Abate, vittorioso nei play out e pronto a cedere il titolo sportivo di serie D. Ma Mascolo chiede 250.000 euro, una cifra che difficilmente sembra alla portata dei presunti imprenditori locali, visto che a quest’importo si dovrebbero aggiungere almeno altri 600.000 euro per la gestione della stagione agonistica. Come dire la calda estate del Savoia è già iniziata. Senza, però, perdere di vista che il 22 giugno è il termine ultimo per l’iscrizione dal campionato d’Eccellenza. RODOLFO NASTRO