A cura della Redazione
Giuseppe Langella ha coronato il suo sogno di diventare Campione Italiano professionisti dopo aver conquistato le cinture di Campione del Mediterraneo WBF e di Campione Internazionale IBF. Nello splendido scenario del ristorante La Tortuga di Castelvolturno, in diretta RAI SPORT PIU’ con il commento di Mario Mattioli e Nino Benvenuti, il pugile-pescatore di Torre Annunziata ha battuto ai punti il Friuliano Italo Brussolo diventando il sesto torrese Campione Italiano Professionisti dopo Gaetano Caso (1984-1986), Biagio Zurlo (1988-1991), Pasquale Perna (1994-1999), Pietro Aurino (2000-2002) e Gaetano Nespro (in carica). Il match è stato particolarmente vibrante viste le caratteristiche dei due contendenti i quali, cercavano entrambi, la corta distanza e proprio in uno scambio a corta distanza, alla terza ripresa, si è temuto il peggio per uno spacco al sopracciglio destro di Langella che ha costretto l’arbitro a chiedere l’intervento del medico di bordo ring per esaminare l’entità della ferita. Ritornato all’angolo, assistitito dai Zurlo e da Pagano, Langella ha ricevuto le necessarie cure per tamponare la fuoriscita di sangue, anche se per la ripresa successiva ha dovuto essere più guardingo e accorto condizionando non poco l’andamento dell’incontro. Dalla settima ripresa Langella, scrollatosi di dosso le paure delle ferita, ha combattuto da vero campione muovendosi sul tronco senza mai offrire un bersaglio fisso al bravo Brussolo e soprattutto piazzare i suoi micidiali colpi sia al bersagno grosso che al viso. Centrato in più occasioni il friuliano è stato sull’orlo del ko sia alla nona che alla decima ripresa ma sarebbe stata una punizione troppa severa per un atleta indomito e coriaceo come Brussolo. Al suono del gong Langella ha espresso tutta la sua gioia per i tanti sacrifici finora sostenuti ed ai microfoni RAI ha lanciato una sfida significativa agli altri pesi welter italiani affinchè non lo evitino e che disputino la sfida. Supportato nell’intervista da Biagio Zurlo, ha avuto il consenso di Nino Benvenuti il quale ha ribadito che un pugile per disputare un Campionato d’Europa o del Mondo deve prima essere Campione d’Italia in quanto in quel momento è lui a rappresentare la propria nazione. Ennesima consacrazione per la Vesuviana Boxing Team che diventa, per gli anni 2000, la prima Associazione ad avere tra le sue fila due atleti Campioni Italiani Professionisti nelle categorie più significative della boxe dopo quella dei massimi con Gaetano Nespro nei medi ed appunto Giuseppe Langella nei welter. LUCA MAZZA (Nella foto, Langella con il mister Biagio Zurlo)