A cura della Redazione
Ultimo giorno del Circo Orfei a Torre Annunziata. Questa sera, 9 gennaio, appuntamento conclusivo con lo spettacolo circense in via Porto. Senza dubbio, l´attrazione principale è stata rappresentata dal giovane trapezista Maicol Martini (foto), nato 10 anni fa proprio nella nostra città. Il bambino, nei giorni scorsi, si è esibito con successo nel triplo salto mortale bendato, sospeso a 15 metri di altezza. Tra il pubblico, anche l´attaccante del Napoli, Giuseppe Mascara, che ha assistito alla straordinaria performance. Quello di Maicol è un vero e proprio record. Non era mai accudato, infatti, che un bambino riuscisse nell´impresa. "Normalmente il triplo salto mortale si fa intorno ai 18/20 anni - spiega il maestro di Maicol, il messicano Renèe Rodogelles -. Ho sempre visto in lui straordinarie doti artistiche ed è per questo che giorno dopo giorno il ragazzo fa passi da gigante. Ha iniziato con il dppio salto, poi da due giorni è passato al triplo e stavolta anche bendato. L´altra sera aveva visto il programma in tv di una troupe di trapezisti presenti al Festival internazinale del Circo di Montecarlo, che avevano vinto il secondo premio con il triplo salto mortale bendato. Solo che ad effettuare il salto era un giovane di 24 anni. Maicol mi ha chiesto: «Renè posso farcela secondo te io?». Gli ho risposto che l´importante è provarlo e essere sicuro di riuscirci. Così giovedì sera, senza dire niente a nessuno, si è bendato ed invece di effettuare un solo salto mortale come abitualmente faceva, ne ha girati tre con un coraggio e una perfezione da grande artista". Emozionato e soddisfatto anche il padre di Maicol, Darix Martini. "Questo è gia un secondo guinness dei primati - ha affermato -. Maicol parteciperà alla prossima edizione del Guinnes World Records. Mio figlio ha sempre amato l´arte del trapezio e ogni volta che andava a vedere un circo, guardava attentamente ciò che facevano. Non so dove vuole arrivare. Io lascio fare a lui ciò che si sente di fare. Certo, tenendo sotto controllo con i suoi maestri ciò che fa". L´arrivo del circo a Torre Annunziata, dopo anni di assenza per via di un´ordinanza che ne vietava lo svolgimento, non ha mancato di suscitare, però, polemiche e critiche. Sabato scorso, infatti, i volontari del gruppo animalista Veg della Campania hanno manifestato pacificamente fuori i tendoni della struttura per informare il pubblico sulle condizioni degli animali presenti nei circhi. "Gli animali nei circhi sono prigionieri - è la denuncia dei volontari Veg -. Durante questa prigionia lunga una vita, sono confinati in piccoli spazi, incatenati, e costretti a restrizioni di ogni tipo. Elefanti incatenati fino a 20 ore al giorno senza alcuna possibilità di movimento, leoni chiusi in vagoni di pochi metri per giorni interi. Gli unici momenti di “libertà” sono quelli in cui vengono costretti con metodi violenti ad eseguire ridicoli e grotteschi esercizi in completo contrasto con la loro natura. Agli animali del circo non è permesso esprimere i loro comportamenti naturali e il risultato è la noia, la frustrazione e chiari segnali di comportamenti stereotipati anormali. Precisiamo che non siamo contrari ai circhi in toto ma soltanto ai circhi con gli animali. Già da vari anni esistono i bellissimi “Cirque du Soleil” e il "Circus Bosch" che dedicano i loro spettacoli ad artisti di mimo, acrobati, giocolieri, trapezisti, con numeri di grande rilevanza artistica e senza lo sfruttamento di alcun animale. È questo il circo - concludono gli animalisti - che ci piace e ci auguriamo che tutti i circhi si convertano al più presto agli spettacoli con soli umani".