A cura della Redazione
Due punti di penalizzazione al Melfi. Lo ha deciso la Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale della FIGC in seguito al deferimento di Giuseppe Maglione, presidente del club lucano che milita nel girone C del campionato di Lega Pro (quello, per intenderci, in cui è inserito anche il Savoia). Il Melfi sconterà la sanzione nel campionato in corso. Quindi, dagli attuali 24, i punti in classifica diventeranno 22. Secondo la Procura federale, Maglione, in qualità di legale rappresentante della società, non ha rispettato alcuni precetti in relazione all´iscrizione della squadra al campionato. In particolare, il procuratore gli contesta di «non avere depositato presso la Lega Italiana Calcio Professionistico, entro il termine del 30 giugno 2014, la fideiussione bancaria a prima richiesta dell’importo di 600 mila euro, e di non avere depositato presso gli Organi federali competenti, nei termini stabiliti dalla normativa federale, l’avvenuto pagamento delle rate scadute al 30 aprile 2014 delle rateizzazioni dei tributi IVA anni d’imposta 2009, 2010 e 2011 e IRAP anno d’imposta 2010». Irregolarità che costano a Maglione 4 mesi e dieci giorni di inibizione, nonostante abbia patteggiato, e al Melfi (per via della responsabilità oggettiva) la penalizzazione di due punti. In sede di dibattimento, il procuratore aveva chiesto un punto di penalizzazione per i lucani. Richiesta, evidentemente, rigettata dal Tribunale, che ha optato per una sanzione più pesante. Alla luce delle decisioni della giustizia sportiva, muta la classifica del girone C. Con il Melfi a quota 22, appena sopra la zona play-out, il Savoia è a meno 4 dal Messina (che occupa la quintultima piazza, quella utile per accedere agli spareggi) e a meno 5 dai lucani.