Lo sport come emblema del riscatto sociale di Torre Annunziata. Su questa idea nasce la decisione di premiare Alfredo Donnarumma, attaccante 25enne del Teramo (in prestito dal Pescara), formazione neo promossa in serie B.

Gli abruzzesi hanno vinto il campionato di Lega Pro - girone B, proprio grazie ai gol del centravanti cresciuto nel quartiere dell'Annunziata. Ventitrè reti in stagione, migliore marcatore in Italia fra tutti i campionati professionistici. Premio come miglior bomber dell'anno conferito dalla Lega Pro.

Stamattina, a Palazzo Criscuolo, Donnaruma è stato ricevuto dal sindaco Giosuè Starita e dall'assessore allo Sport, Iolanda Russo, che gli hanno donato una targa celebrativa per la sua straordinaria impresa sportiva.

Presenti alla cerimonia anche diversi consiglieri comunali ed altri assessori.

L'iniziativa di premiare Donnarumma è partita dalla Commissione Sport del Comune, presieduta dal consigliere Luigi Cirillo, su input del consigliere Pasquale Iapicca, cugino dello stesso attaccante.

Ed è stato proprio Iapicca a prendere per primo la parola. «Lo sport - ha detto - è l'unico aspetto che può tenere unita la città. Alfredo è un ragazzo straordinario, andato via da Torre Annunziata giovanissimo per iniziare la sua carriere nel Catania. Durante il suo percorso, ha avuto anche tanta sfortuna a causa di un grave infortunio. Ma la sua tenacia - ha proseguito Iapicca - gli ha consentito di riprendersi ed affermarsi. E' un onore per l'intera comunità torrese poter dire "è un nostro concittadino". Lui viene dai quartieri più degradati della città, ma ha saputo farcela. Un bellissimo esempio per tutti i nostri giovani».

Il sindaco Starita pone l'accento proprio sullo spirito di sacrificio di Donnarumma. «Anche a Torre Annunziata, dove spesso prevalgono sacche di intolleranza e svogliatezza, i giovani possono emergere.- ha affermato il primo cittadino -. Alfredo rappresenta tutto quanto di buono la nostra città sa offrire: impegno, dedizione, sacrificio, responsabilità. Solo così si possono ottenere traguardi prestigiosi nella vita e nel lavoro. Gli auguro, tra qualche anno, di poter calcare i campi di serie A».

«Siamo fieri di Alfredo - ha dichiarato l'assessore Russo -. Da un contesto difficile come quello della nostra città, emergono eccellenze che si impongono nel panorama sportivo nazionale».

Alfredo Donnarumma sembra un predestinato. Al pari di Ciro Immobile, altro "figlio" calciatore di Torre Annunziata che, con i suoi gol, trascinò il Pescara alla promozione nella massima serie. 

E proprio da Pescara ripartirà l'avventura del bomber, il cui cartellino è di proprietà del club biancoceleste. «Per adesso torno a Pescara con il desiderio di disputare il campionato di serie B - ha spiegato Donnarumma -. Voglio impormi tra i Cadetti e mostrare tutte le mie qualità. Poi, non so quale sarà la mia destinazione futura. Sono convinto che il mio, come quello di altri tanti giovani atleti torresi, sia un bell'esempio di riscatto per l'intera città di Torre Annunziata».

Prima di salutarlo, gli chiediamo delle vicissitudini giudiziarie dell'ormai sua ex squadra, il Teramo, coinvolta nell'inchiesta del calcioscommesse della DDA di Catanzaro. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti ci sarebbe il match della penultima giornata di campionato contro il Savona, vinto dagli abruzzesi e risultato decisivo per la promozione.

«Ci giocavamo l'opportunità di conquistare la B con un turno di anticipo, pensavamo solo a vincere. Sulle altre questioni, non sono io a dover chiarire».

 

(nella foto, Donnarumma, l'assessore Russo ed il sindaco Starita)