A cura della Redazione

Quattro anni di squalifica. E' la pesante punizione inflitta dal giudice sportivo ai danni di Salvatore Vanacore, calciatore della Salvana, squadra che milita nel campionato di Terza Categoria (girone B). Durante la partita del 26 marzo scorso contro l'Atletico Sorrento, disputatasi al campo "LeopardI" di Torre del Greco, Vanacore si è reso protagonista di un bruttissimo episodio. Al 16' del primo tempo l'arbitro del match, Angelo Tufano di Torre Annunziata (sezione AIA "Francesco Santucci"), fischia un fuorigioco al calciatore. Da qui le proteste e l'ammonizione. Non pago, Vanacore inveisce contro il direttore di gara e viene espulso. A quel punto colpisce «l'arbitro con un forte schiaffo al volto, provocandogli lo svenimento per circa tre minuti», scrive il giudice sportivo.

La partita viene sospesa. Tufano, accompagnato dal Commissario di campo, si reca all'ospedale di Boscotrecase dove i medici gli refertano «un trauma contusivo da schiaffo emivolto sinistro».

Vanacore, dunque, per quattro anni (fino al 30 marzo 2021) non potrà più calcare un campo di calcio. La società Salvana, invece, è stata sanzionata con la sconfitta a tavolino per 0-3 e con un'ammenda di mille euro «per la grave condotta violenta perpetrata da un suo calciatore nei confronti del direttore di gara».

Intanto, il club, con una nota apparsa sul profilo Facebook ufficiale (datata 28 marzo scorso, quindi prima della decisione del giudice sportivo, giunta il 30 marzo),  scrive che «la società tutta, a cominciare dal presidente per continuare ad ogni suo membro, intende innanzitutto rinnovare le più sentite scuse al direttore di gara, che peraltro nell'immediatezza dei fatti fu accompagnato in ospedale proprio dai nostri dirigenti e dal nostro tesserato resosi suo malgrado "protagonista" dello spiacevole evento. Ciò non toglie minimamente che il comportamento tenuto dal nostro ragazzo è assolutamente deprecabile, diseducativo e da stigmatizzare con la massima fermezza».

Il comunicato poi prosegue: «Club e giocatore (che, ancora scosso e mortificato, non riesce tuttora a perdonarsi per quanto fatto a seguito di un improvviso ed inspiegabile scatto di rabbia) sono pronti ad accettare con responsabilità le decisioni che il giudice sportivo riterrà più opportuno prendere. Allo stesso modo, però, l'Asd Salvana FC non può tacere dinanzi alla feroce ed inopportuna gogna mediatica che ha dovuto subire in queste ultime 48 ore: tante, troppe persone hanno lanciato giudizi affrettati e sommari, mettendo in dubbio finanche la correttezza della squadra tutta, che invece in questo campionato si è sempre distinta per comportamenti caratterizzati dal massimo fair play verso avversari, arbitri, dirigenti e addetti ai lavori in genere; fair play che tra l'altro spesso non è stato contraccambiato. L'errore c'è stato e siamo pronti a pagarne le conseguenze e far sì che mai più si verifichi qualcosa del genere, ma nessuno - conclude il comunicato - ha il diritto di mettere in dubbio la correttezza e la sportività di cui la Salvana e i suoi tesserati hanno finora dato ampiamente dimostrazione a tutti».

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