A cura della Redazione

Pubblichiamo il comunicato di Carmine Franco in risposta a quello della società ASD Oplonti Pro Savoia:

In merito a quanto dichiarato dal sig. Gaetano Battiloro, il sig. Carmine Franco tiene a precisare che qualche giorno prima della sfida play-off del Pro Oplonti Savoia contro il San Giorgio, il suo enturage si è incontrato col sig. Battiloro insieme ad un gruppo di tifosi per discutere sul futuro del Savoia. 

In quella sede, le parti hanno deciso di chiudere un accordo verbale anzitempo, dichiarando l'intenzione di acquistare il titolo del Pro Oplonti (in eccellenza oppure in serie D), favorendo in questo modo la presenza della tifoseria in una partita così delicata ed anche per assicurare una squadra a Torre Annunziata. C’è stata una stretta di mano col sig. Battiloro con la promessa che la società sarebbe passata nelle mani del sig. Franco dal 1 luglio, con zero debiti. La stretta di mano, per il sig. Franco, vale come un accordo concluso.

Purtroppo il Savoia perdendo lo scontro diretto termina i playoff (in data 14 maggio), quindi l’impegno diventa quello di trasferire il titolo del Gragnano a Torre Annunziata, sapendo che non sarebbe stato facile. Il sig. Franco avendo già trovato l’accordo con il sig. Battiloro, si era dedicato esclusivamente al trasferimento del titolo a Torre Annunziata lasciando il tempo necessario alla vecchia società di sanare i debiti come promesso.

Dopo appena 10 giorni, parliamo del 25 maggio, il Pro Oplonti Savoia dichiara di aver trasferito il titolo ad Ischia senza nessun preavviso. Soltanto dopo aver appreso (il 7 giugno) che l'Ischia aveva praticamente acquisito il titolo del Procida, l’enturage del sig. Franco ha ripreso i contatti con il Sig. Battiloro chiedendo un incontro per discutere sul vecchio accordo fino ad arrivare a ieri mattina, dove in un incontro con la dirigenza del Pro Oplonti Savoia viene comunicato che è stato chiuso un accordo con il presidente Nuzzo, praticamente a cifre più che raddoppiate rispetto a quanto concordato con il sig. Franco. Con le condizioni pattuite a maggio, non vi è dubbio che il sig. Franco avrebbe rispettato l'accordo, anche perché partecipare alle aste non rientra nelle sue abitudini.

Il sig. Franco continua a lavorare con impegno e con la speranza di restare a Torre Annunziata.