A cura della Redazione

Un Napoli formato scudetto batte l’Atlanta e sfata due tabù: il primo, l’aver battuto i bergamaschi, bestia nera della squadra azzurra; il secondo l’aver vinto le prime due partite di campionato, cosa mai accaduta con Sarri.

Un Napoli a due volti, quello di ieri. Un primo tempo sofferto, con Hamsik e compagni incapaci di imporre il loro gioco, grazie anche alla squadra bergamasca che ha ben imbrigliato la manovra azzurra, raggiungendo il meritato vantaggio su calcio d’angolo al 15’ del primo tempo con un colpo di testa Cristante.

Musica diversa al secondo tempo. Un gran gol di Zielinski al 13’ apre la strada al successo azzurro. La mossa vincente di Sarri è stata, però, la sostituzione di Hamsik con Allan, prima, e quella di Jorgigno con Diawara, dopo. I due sono stati i peggiori in campo, con il primo mai lucido nei passaggi, e il secondo sempre in affanno a centrocampo.

Allan dava una maggiore spinta all’attacco ed è proprio su una sua incursione veniva il secondo gol del Napoli. Passaggio millimetrico per Insigne, colpo di testa per Mertens e tiro a volo di quest’ultimo, che faceva passare la palla tra le gambe del portiere Berisha.

Oramai il Napoli era padrone del campo, con i giocatori atlantini demoralizzati e stanchi per le troppe energie spese nel primo tempo. Zielinschi lasciava il post a Rog che realizzava il terzo gol del Napoli, frutto di un contropiede micidiale e di un assist fantastico di Mertens.

Quattro partite, tra Champions e Campionato, e quattro vittorie. Non poteva iniziare meglio la stagione degli azzurri. L’unico neo, la partenza quasi certa di Pepe Reina per il Paris Sant-Germaine: il suo giro di campo a fine partita è stato quasi un saluto di addio ai tifosi napoletani.

(Foto Salvatore Gallo)