A cura della Redazione

Il Napoli vince ma con sofferenza. E’ questo il dato che è emerso nella partita giocata a Ferrara contro la Spal di Semplici. Il 3 a 2 finale che assegna i 3 punti alla squadra di Sarri ma ci è voluta una prodezza del bomber che non ti aspetti, l’algerino Ghoulam, per portare a casa un risultato che dà morale e consapevolezza della propria forza alla squadra, soprattutto in vista della partita di Champions di martedì al San Paolo contro il Feyenoord.

La Spal ci mette orgoglio, intensità ma soprattutto la testa. Nessun pressing alto, barricate nella propria metà campo, aspettando le giocate degli azzurri. Il Napoli trova un muro non semplice da scardinare e infatti le palle gol nel prima fazione di gioco si possono contare sulle dita di una mano. Mertens è evanescente, Callejon rimane quasi sempre fuori dalla manovra, Insigne è il più attivo degli attaccanti. Uno dei pochi tiri in porta lo effettua Hamsik, al 6’ del primo tempo da posizione defilata e Gomis sventa. Ma sul primo gol della Spal, Schiattarella al 13’, il capitano azzurro se lo lascia sfuggire lasciandolo libero di tirare in porta. Per fortuna Insigne, un minuto dopo, ristabilisce l'equilibrio in campo. 

Diversa musica il secondo tempo. E’ come se il Napoli nei primi tempi accordasse gli strumenti per poi suonare nelle seconde metà di gioco.

Al 72’ Callejon porta in vantaggio Il Napoli. Ma la Spal non demorde. Al 78' Viviani concretizza una punizione da limite facendo infilare la palla alla sinistra di Reina, non esente da colpe perché si fa beffare sul suo palo.

Infine, ad otto minuti dalla fine dei tempi regolamentari, arriva la prodezza di Ghoulam: una discesa travolgente, un slalom tra i difensori ferraresi modello Alberto Tomba,  e poi un tiro di interno destro a giro che si va ad infilare nell’angolo sinistro della porta difesa dall’ottimo Gomis.

Il Napoli si porta a casa il risultato pieno. Sei vittorie in sei partite, non era mai accaduto neppure ai tempi di Maradona. Unico neo, l’infortunio di Milik al ginocchio destro (l’anno scorso fu operato a quello sinistro). Solo oggi si saprà l’entità del danno subito.  Ma intanto Sarri pensa già a martedì,  all’incontro con il Feyenoord, dove un passo falso degli azzurri comprometterebbe seriamente la qualificazione della squadra  alla fase successiva.