A cura della Redazione

L’FC Oplontina sfiora l’impresa con il Real San Giuseppe al termine di una partita al cardiopalma. Il pareggio (5-5), per quanto giusto, lascia con l’amaro in bocca i ragazzi dell'allenatore Dario Capasso, che davanti alla capolista giocano la partita più bella del torneo per intensità, ritmo e sofferenza. Se dall’altra parte non ci fossero stati campioni del calibro di Suarato, il risultato penderebbe dalla parte dei “diavoli rossi” del Vesuvio.

La sfida contro la capolista ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni. In tanti hanno voluto assistere al Palazzetto dello Sport di Boscoreale alla gara contro i primi della classe, a punteggio pieno dopo sei giornate. E la scelta si è rivelata quanto mai azzeccata per le tantissime emozioni vissute in tutto l’arco del pomeriggio. Tra gli spettatori c’era anche l’ex allenatore della squadra di casa, Francesco Cesarano.

L’Oplontina ha preparato la gara con grande acume e fin dai primi minuti è riuscita ad imbrigliare gli avversari, imponendo il proprio gioco agli ospiti, apparsi, almeno all’inizio, contratti e nervosi.

È Brillante a rompere il ghiaccio con una delle sue sortite. L’uno a zero galvanizza l’Oplontina che raddoppia con Brunelli. Il capitano manda in visibilio il pubblico realizzando il 3 a 0. Il Real Sangiuseppe è, però, squadra esperta e piano piano aumenta la pressione, impegnando severamente Fabiano in diverse occasioni. Suarato prima su calcio di punizione e poi su azione illude e riporta in corsa la capolista.

Qui vieni fuori tutta la rabbia agonistica dell’Oplontina che, su una ripartenza, segnare il 4 a 2 con Cirillo. Il giovane sta crescendo di partita in partita, ricambiando la fiducia del tecnico e dei compagni.

All’inizio della ripresa cambia il copione della gara. Questa volta, è il San Giuseppe ad imporre il ritmo ed a trovare prima il gol del 3 a 4 (autorete di Brunelli) e poi quello del pareggio con Campano. L’incolpevole Fabiano viene poi battuto da Ferraioli che esulta convinto di aver chiuso il match.  

Un errore grave, questo, pagato a caro prezzo. L’incontenibile Cirillo pareggia a due minuti dallo scadere. Al triplice fischio i tifosi di entrambe le squadre hanno applaudito i loro beniamini. Strette di mano e pacche sulle spalle hanno cancellato i momenti di nervosismo verificati nel corso della prima frazione di gioco. 

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