A cura della Redazione

Termina con una sconfitta per 0-1 la sfida del Giraud fra Savoia e Taranto. Una vera beffa per i bianchi, che hanno sfoderato una prestazione all'altezza dell'avversario. E' mancato solo il gol, e questo particolare fa notevolmente la differenza. Sugli scudi Alvino, autore di una prestazione mostruosa, con numerosi assist forniti ai compagni. Bravo e fortunato il Taranto a difendersi per tutta la gara, anche se la fortuna non ha arriso ai bianchi. Otto punti in sei gare restano sempre un bottino da non buttare via, ora occorre ritornare subito a fare punti nella prossima trasferta a Gragnano.

Due vittorie, due pareggi ed un solo stop, ecco il momentaneo bilancio dei bianchi in questo nuovo campionato di serie D. I ragazzi di coach Squillante hanno dimostrato, soprattutto nelle due gare precedenti, di riuscire a mantenere la lucidità e di fare risultato in situazioni difficili. Una vittoria difficile, quella maturata in casa contro il Sorrento due settimane fa, ottenuta sfidando la grande muraglia eretta dagli ospiti. Un importante pareggio maturato a Bitonto, dove, dopo il vantaggio iniziale, i padroni di casa avevano ripreso le redini del gioco, frenati in seguito da Del Sorbo. Oggi è gara d'élite, al Giraud arrivano i rossoneri del Taranto, secondi in classifica con 11 lunghezze.

Gara tutt'altro che facile per i torresi, che dovranno fronteggiare varie assenze: fra i pali si schiera Savini, difesa a quattro con Nives, Guastamacchia (al posto dello squalificato Cacace), Poziello ed Esposito, tridente a centrocampo con D'Ancora (debutto con i bianchi), Moretta ed Alvino (mediana totalmente ridisegnata a causa delle troppe assenze, fra cui anche Gatto) ed attacco composto da Felici, Tedesco e Del Sorbo punta centrale. La novità è la posizione in campo di Alvino, che ritorna al suo ruolo originale da mezz'ala, reinventato esterno di attacco da mister Squillante. Modulo non meno opffensivo quel,lo dei tarantini: 4-2-3-1 con Pellegrino in porta, Carullo, Bova, Lanzolla e Pelliccia in difesa, mediana a due con Manzo e Marsili e Salatino, D'Agostino e Di Senso ad agire dietro il terminale Favetta. Grande atmosfera di calcio a Torre Annunziata, con 150 tifosi ospiti accorsi per l'occasione in un Giraud gremito e scoppiettante, che ha accolto l'ingresso in campo delle due compagini con coreografie e cori.

Centottanta secondi, prima ammonizione della gara: Carullo si incunea in area e termina a terra. Non c'è però contatto con un calciatore torrese ed il terzino rossonero finisce sul taccuino dell'arbitro per simulazione. Al minuto 13 episodio discusso in area tarantina: pallone in area ciccato da Tedesco che sbatte sul braccio di un difendente ospite. Vibra lo stadio e si fanno sentire le proteste dei torresi, ma il direttore di gara non è dello stesso avviso e non fischia la massima punizione ai padroni di casa. La risposta del Taranto arriva sei minuti dopo con un tiro insidioso a rientrare di Carullo che non si insacca all'angolino di pochi centimetri. Minuto 26, accade praticamente di tutto: calcio d'angolo per i bianchi battuto corto, Alvino crossa in area per Guastamacchia che non arriva sul pallone di centimetri, contropiede degli ospiti con Carullo che taglia tutta l'area con un cross basso, palla che finisce casualmente fra i piedi di Salatino che deve solo spedire in rete. Vantaggio Taranto al 27', nel momento in cui il Savoia più si era avvicinato alla rete. Lo svantaggio non scoraggia l'incessante forcing dei bianchi, che si lanciano nella metà campo avversaria alla ricerca del gol del pari. La fascia sinistra, in questa frazione di gioco, diventa fondamentale per i torresi che, grazie alle incursioni di Tedesco ed Alvino, ottengono una gran serie di occasioni non però sfruttate al meglio. Gli ospiti iniziano a sentire il pericolo e cercano di spezzare il ritmo gara temporeggiando in varie situazioni. Una di queste situazioni porta all'ammonizione dell'estremo difensore Pellegrino per perdita di tempo. Dal lato Savoia, invece, non aiuta la troppa irruenza di D'Ancora che, già ammonito, non va leggero negli interventi rischiando la seconda sanzione. Dopo due minuti di recupero termina la prima frazione con il vantaggio del Taranto. Un primo tempo giocato con lo spirito giusto da parte dei bianchi, che hanno subito in modo beffardo l'unica disattenzione difensiva. Resta una gara aperta, nonostante le varie defezioni nello schieramento di casa. In affanno la retroguardia torrese negli uno contro uno con gli avversari data la tecnica degli avanti rossoneri, ma abile a chiudere gli spazi e limitare le incursioni ospiti in area.

Inizia il secondo tempo, ed al 54' Squillante attua un doppio cambio: dentro Rekik e Pisani, fuori Felici e Moretta. Forze fresche che consentono ai bianchi anche un cambio di modulo: il Savoia si ridisegna con un 4-4-2 con Pisani e Del Sorbo punte. All'ora di gioco seconda grande occasione da gol per i bianchi: cross dalla sinistra di Alvino per la zuccata di Del Sorbo che cerca l'angolo lontano, salvataggio di Bova quasi sulla linea con la palla destinata in rete. Il match resta molto maschio e fisico e vede il forcing dei padroni di casa, La seconda frazione nn propone gli stessi ritmi incessanti del primo tempo anche per la stanchezza dei padroni di casa, che spesso vengono messi in fuorigioco dai difensori tarantini. Minuto 80, si risveglia improvvisamente il Savoia: palla recuperata a centrocampo da D'Ancora, palla smistata per Alvino che serve al centro Rekik, conclusione e miracolo di Pellegrino che spedisce in corner. Otto minuti dopo monumentale occasione per il Savoia: ennesima sgroppata di Alvino, cross al bacio per la testa di Tedesco che, tutto solo, spedisce il pallone fuori. Il taranto ormai è alle corde ed attende solo il fischio finale, il Savoia ci crede fino all'ultimo, ma quante occasioni sciupate! Cinque minuti di recupero non bastano ai bianchi per recuperare il risultato ed il match termina 0-1. Bianchi che però raccolgono l'applauso finale del loro pubblico, ringraziamento per una grande gara giocata dai loro beniamini. Ma, se la palla non vuole entrare, c'è poco da fare.

LE INTERVISTE POST GARA

Squillante: Oggi abbiamo fatto la prestazione e non volevo dare alibi ai ragazzi. Il gol è clamorosamente da annullare e c'era un rigore per noi, ho visto ora i filmati. Dopo varie palle gol non buttate dentro forse noi dobbiamo farne di più per segnare, dobbiamo lavorare di più su una questione non tattica o tecnica ma individuale. Se vincono a torre senza neanche tirare in porta è normale che i tarantini festeggino tanto. I minuti di recupero peggio ancora, non so se c'è premeditazione ma, dopo aver visto gli episodi, c'è tanto rammarico e vorrei che finissero queste situazioni. Non ho nulla da dire, sono solo rammaricato per come abbiamo perso. In venti anni che alleno non ho mai visto una gara così, 89 minuti di pallino del gioco e perdere con un gol da annullare. Il nostro leitmotiv è giocare e far vincere. Ho visto un pubblico eccezionale, una piazza ed una curva che ha sostenuto fino all'ultimo.

Presidente Mazzamauro: le sconfitte aiutano a vincere? Noi non siamo mai caduti. Mi fa rabbia aver assistito ad una partita di pallacanestro, dato il gol irregolare. Non mi piace che tutto sia condizionato dagli arbitri. Farmi valere in lega? Per farlo l'anno scorso ho perso quattro partite importanti. Così non si può fare calcio, si sono fatti investimenti importanti e non mi piace buttare soldi così. Ci faremo sentire in lega e ne subiremo le conseguenze ma non mi interessa. Domenica era da scandalo, ma oggi si è raggiunto l'apice. Sono cose che lasciano l'amaro in bocca, dopo la partita sono andato nello spogliatoio a ringraziare i ragazzi. Di positivo cosa ne traggo? Abbiamo un gruppo solido e forte, abbiamo giocato con un centrocampista che non aveva i novanta minuti ed ha sputato sangue, abbiamo fatto un ottimo acquisto. Un gruppo fortissimo mai avuto così. Quando un gruppo è così forte e deve essere limitato da forze esterne non ci sto. Al momento devo riflettere, perché a caldo si fanno solo guai. Un pubblico così va solamente elogiato, anche in tribuna. Ci rifaremo subito e lo sanno anche loro, noi diamo fastidio, non so a chi. Questa è la quarta domenica su sei partite che subiamo episodi a sfavore. Io ho fatto una squadra per vincere, quindi non mi rassegno.