A cura della Redazione

Napoli attivissimo nel calciomercato invernale: più sostanza e meno fronzoli con Ringhio in panchina?

Mai come quest’anno, i tifosi partenopei attendevano, con ansia spasmodica, l’inizio del calciomercato invernale, che un tempo, quando si svolgeva nel mese di novembre, veniva anche chiamato di “riparazione”. Una definizione, quest’ultima, che calza a pennello per la squadra di De Laurentiis, autrice, fin qui, della peggior stagione da quando il produttore cinematografico è divenuto proprietario del club azzurro. L’avvio di stagione, nonostante un primo mese e mezzo tutto sommato positivo, è stato da incubo. E la classifica, in tal senso, riflette appieno quanto lo sia stato.

Lobotka: il Napoli cerca più sostanza oltre che qualità

Deflagrato il progetto tecnico di Ancelotti, approdato all’ombra del Vesuvio per aprire un lungo progetto tecnico, ma mestamente emigrato dopo solo 18 mesi nella dorata Premier alla guida dell’Everton (quadriennale da 11 milioni netti a stagione), la dirigenza partenopea ha deciso di affidare la guida tecnica a Gattuso, teoricamente un pupillo di Carletto. Ma che con lo stesso, viste anche le recenti punzecchiature a distanza, sembra aver poco a cui spartire, soprattutto dal punto di vista tattico. Per mettere il tecnico calabrese nelle migliori condizioni di poter svolgere adeguatamente il proprio ruolo, De Laurentiis ha aperto i cordoni del portafoglio, col fido Giuntoli alla ricerca di quei giocatori funzionali all’idea di calcio del “Ringhio nazionale”.

Ed in tal senso, i primi movimenti operati in entrata evidenziano un dato: Gattuso pretende una squadra più muscolare e fisica. La leggerezza del centrocampo, d’altro canto, è sembrata piuttosto evidente durante il regno dell’uomo di Reggiolo: tanti piedi, ma poca fisicità. Già durante l’esperienza in rossonero, chiusa con un dignitosissimo quinto posto nonostante il gioco espresso non riuscisse ad appagare il palato degli esteti del calcio, Ringhio aveva mostrato, nella zona nevralgica del campo, di prediligere giocatori strutturati fisicamente: la scelta, risultata - poi - assolutamente vincente, di prediligere Bakayoko a Biglia, fu la più fulgida testimonianza.

Non sono stati casuali, in tal senso, gli innesti di Lobotka e Demme. Lo slovacco giunge a Napoli dopo essersi consacrato, in un campionato particolarmente complesso come quello spagnolo, fra i migliori “volanti” davanti alla difesa della Liga Un calciatore totalmente differente rispetto al Jorginho dei tempi sarriani: centrocampista in grado di abbinare quantità e qualità, nonostante la cifra tecnica sia decisamente inferiore di quella del brasiliano,  dimostra una maggior capacità in fase d’interdizione e ricorre con maggior frequenza al lancio lungo, un refrain, quest’ultimo, del gioco di Gattuso sulla panchina del Milan.

Giuntoli prova a costruire un Napoli ad immagine e somiglianza di Ringhio

Ancora più grintoso e di quantità è Diego Demme, che giunge a Napoli dopo aver vissuto l’epopea d’oro del Lipsia, la squadra del colosso Red Bull: acquistato in Dritte Liga (terza serie tedesca), il tedesco ha scalato le categorie teutoniche e conquistato addirittura un secondo posto in Bundesliga, oltre ad aver partecipato alla Champions League e aver esordito, tre anni fa, con la maglia della nazionale guidata da Joachim Loew. A differenza di Lobotka, Demme è un giocatore prettamente di quantità, un “cagnaccio” che morde i piedi agli avversari, la classica mezzala “difensiva” di un centrocampo a tre; inoltre, il tedesco può essere impiegato anche da terzino destro.

Maggior qualità, invece, la dovrebbe garantire Politano come ala destra. Ed anche in questo caso, si intravedono alcune novità tattiche che potrebbe apportare Gattuso: a differenza di Callejon, attuale detentore della fascia destra, l’ex nerazzurro ama partire dell’esterno per entrare in mezzo al campo ed offrire il pezzo del suo repertorio, il sinistro a giro. Anche gli acquisti di Petagna e Rarahmani, avvenuti in questa sessione ma lasciati in prestito negli attuali club d’appartenenza (Spal e Verona), testimoniano come Giuntoli stia cercando giocatori strutturati fisicamente, ideali per esaltare, al meglio, l’idea di calcio di Gattuso.

Il tecnico calabrese, però, dovrà guadagnarsi la conferma in quest’ultimo scorcio di stagione, arrivando, come minimo, fra le prime sei ed evitando figure barbine in Champions. E ad oggi, individuare il nome del tecnico che guiderà il Napoli la prossima stagione equivale a giocare alla roulette dei migliori casinò, come - a titolo esemplificativo - casinosicurionline.net, dove il divertimento fa rima con sicurezza: solo quelli targati aams, infatti, vengono inclusi in questo sito.