A cura della Redazione

Il Savoia, dopo aver conquistato a fatica la salvezza nel Campionato di Eccellenza, si trova ora al centro di un’aspra contesa tra l’attuale società del presidente Emanuele Filiberto di Savoia, e Riccardo Franceschini, ex socio di Mario Pellerone, estromesso dalla società Giugliano, la cui squadra poi Pellerone portò a Torre Annunziata sotto il nome di Savoia.

Il Tribunale di Napoli Nord, al quale Franceschini si era rivolto per dirimere la controversia con Pellerone, gli ha dato ragione e così ora Franceschini chiede al Comitato Regionale Campania la “restituzione” della squadra.

In un lungo comunicato, il presidente del Savoia Calcio Emanuele Filiberto attacca duramente Riccardo Franceschini, reo di aver depositato in Lega solo il 17 aprile scorso una sentenza di metà novembre scorso che lo vedeva “vincitore” nei confronti di Pellerone.

“Questo dopo che noi – si legge nel comunicato – abbiamo pagato tutta la gestione, abbiamo salvato il titolo e la categoria e dopo che abbiamo provveduto a saldare tutti i debiti. A questo punto il disegno di Franceschini è fin troppo chiaro: convincerci a prendere la squadra, a pagare tutta la gestione, a salvare il titolo per poi prendersela pulita, senza debiti e salva”.

C’è molta amarezza nelle parole del presidente Emanuele Filiberto: “La cosa peggiore è che anche quando Franceschini ha ricevuto la sentenza a fine marzo, ha continuato a mandare messaggi al dott. Nazario Matachione in cui continuava a rassicurarlo che mai avrebbe agito contro di noi, ed ora alla luce di tutto quanto capisco quanto sia stato in malafede con noi, ed indirettamente anche nei confronti della città e dei tifosi. Ha preso le distanze dalla squadra in un momento estremamente delicato, ed oggi sta rivendicando un qualcosa che non gli appartiene. Se in passato è stato prosciolto in quanto non ritenuto colpevole per il fallimento del Savoia, questa volta sta facendo di tutto per far scomparire il nome di questa società dal calcio e riportare il titolo a Giugliano, con i nostri soldi, i sacrifici della società e dei tifosi”.

Il presidente Emanuele Filiberto, però, si ribella a questo stato di cose: “Giù le mani dal Savoia – conclude -, lo proteggerò con tutte le mie forze perché non consento a nessuno di prendersi qualcosa che non gli appartiene più, e soprattutto per tutti quei tifosi che ci hanno messo corpo, anima e speranze. Avanti Savoia!”.