A cura della Redazione

Saranno Italia e Turchia a ospitare gli Europei di calcio per Nazionali nel 2032. L'UEFA ha decretato l'assegnazione ai due Paesi, peraltro unici ad avanzare la candidatura congiunta.

Saranno 10 gli stadi, ripartiti equamente tra i due Paesi, in cui si giocheranno le gare. Verranno scelti entro ottobre 2026.

La competizione continentale torna così in Italia dopo le edizioni del 1968 (prima volta) e del 1980. Nel 2020, alcune partite si disputarono in diversi Stati a causa dell'emergenza covid, tra questi l'Italia.

Il board dell'Uefa ha inoltre assegnato gli Europei 2028 a Gran Bretagna e Irlanda. 

La competizione, nel 2024, si svolgerà invece in Germania. L'Italia, come sappiamo, è campione in carica ed è impegnata nelle qualificazioni.

LE REAZIONI

"Abbiamo lavorato a lungo per poter cogliere questa grande opportunità per l'Italia. È un evento importante, il nostro Paese non ha avuto la possibilità di organizzare un grande evento calcistico da Italia '90 e credo sia un giusto premio al mondo del calcio”.  Lo ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervenuto a Nyon - sede Uefa - insieme all'ambasciatore di Euro 2032 in Italia, l'ex portiere di Juventus e Nazionale, nonché attuale capo delegazione degli Azzurri, Gianluigi Buffon.

"In un momento politico difficile - ha evidenziato Buffon -, può essere una bella occasione di dialogo con una nazione che come noi ha grandissime tradizioni, seppur diverse dalle nostre. Il potersi comprendere, venire incontro e collaborare può essere una bellissima cosa”.

Sugli stadi italiani che ospiteranno le partite, come detto 5 in tutto, il rpesidente federale ha affermato: "L’Italia avrà tre anni di tempo per definire quali saranno i cinque stadi che ospiteranno il torneo continentale. Ci sono dei progetti esecutivi come Bologna, Firenze e Cagliari, già finanziati. Ci saranno dei criteri che fisseremo a breve - ha sottolineato Gravina - e ci auguriamo che ci possa essere impegno da parte di tutti. Euro 2032 rappresenterà un’opportunità che tanti dovranno saper cogliere perché il nostro Paese deve capire che è arrivato il momento di realizzare nuove strutture. Questa manifestazione non ha capacità realizzativa diretta sugli stadi, ma può permettere di buttare giù le maschere che abbiamo sovrapposto per non avviare un processo di cambiamento".