A cura della Redazione

Ieri mattina, nell’ambito dell’operazione Alto Impatto stabilita nel corso del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi due settimane fa, la Polizia di Stato, con gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, della Squadra Mobile, del Commissariato Vicaria – Mercato e con le Unità Cinofile, ha svolto un’attività di forte contrasto alle attività dei cartelli camorristici operativi nel centro di Napoli.

In particolare, nella zona di Forcella-Maddalena, ha tratto in arresto, nella flagranza di reato, Antonio Napoletano, 18 anni, detto “Nannone”, ritenuto contiguo al clan camorristico facente capo alle famiglie Sibillo-Giuliano-Amirante-Brunetti, famiglie già duramente colpite dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria di Napoli a carico di 64 persone a conclusione di una complessa attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e svolta dalla Squadra Mobile di Napoli.

Più in particolare, i poliziotti della Squadra Mobile, nel corso di una perquisizione domiciliare svolta nella zona del Borgo S.Antonio, in Via Pergole, hanno sorpreso Napoletano in possesso di un fucile a canne mozze e relativo munizionamento.
Allo stesso è stato quindi contestato il reato di detenzione illegale di arma alterata e munizionamento, reati aggravati dalle modalità mafiose perché commessi per agevolare la consorteria camorristica Sibillo-Giuliano-Brunetti-Amirante.
Tale cartello camorristico, più recentemente, è stato protagonista di un violento scontro, che ha visto come primario teatro proprio Forcella e in particolare, Via Oronzio Costa, con la famiglia Buonerba, già legata al più noto clan Mazzarella, destinataria lo scorso 7 ottobre di un decreto di Fermo di Indiziato di delitto emesso a carico di 11 esponenti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed eseguito dagli agenti della Squadra Mobile.