Nell’ambito delle attività di contrasto al recrudescente fenomeno delle truffe assicurative, la Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Fuorigrotta, al termine di una lunga e laboriosa attività di indagine scaturita in seguito ad un incidente stradale verificatosi sulla A/56 “Tangenziale di Napoli”, dove restava coinvolto un motociclo condotto da un giovane napoletano, scopriva un complesso sistema illegale ordito dal titolare di una nota concessionaria di motocicli operante nel capoluogo partenopeo e teso a garantire alla propria clientela il pagamento di un premio assicurativo R.C.A. sensibilmente ridotto rispetto a quanto previsto dalla legge.
La concessionaria, situata nel quartiere Fuorigrotta, facendo leva sull’atavico problema del “Caro Assicurazioni” ed in considerazione della crescente richiesta dei motociclisti napoletani di una riduzione del premio assicurativo, apriva una nuova sede legale in provincia di Varese, a poche centinaia di metri dal confine con la Svizzera. Attraverso un consolidato sistema, proponeva alla propria clientela (acquirenti dei motocicli e non) la vendita di una polizza assicurativa a costi ribassati rispetto al corrispettivo previsto per la provincia di Napoli, e, avvalendosi della formula della intestazione temporanea disciplinata dall’articolo 94 del Codice della Strada, aggirava l’ostacolo della residenza anagrafica.
In sostanza il concessionario vendeva il motociclo al cliente garantendo una polizza assicurativa “low cost” salvo formalizzare, dopo qualche giorno, il trasferimento di proprietà, si intestava temporaneamente i motoveicoli venduti stipulando la polizza assicurativa R.C.A. su Varese (con un costo sensibilmente ridotto rispetto a quello previsto per Napoli), sebbene il motociclo restasse nella disponibilità dell’acquirente e quindi circolante nella provincia partenopea.
Nel corso delle indagini emergeva che Il collaudato sistema messo in atto, che ha avuto inizio nel corso dello scorso anno, ha consentito al concessionario di moto l’intestazione temporanea, risultata poi “fittizia”, di ben 250 motoveicoli circa, garantendo così significativi proventi economici, in virtù del notevole incremento di vendite delle moto e delle polizze assicurative, la cui stipula avveniva nella sede della concessionaria di Napoli, dove i clienti pagavano il premio assicurativo pattuito direttamente con il titolare.
Quest’ultimo, stornato il suo profitto, versava il residuo corrispettivo all’Agenzia assicurativa operante nella provincia di Varese.
Il titolare della concessionaria è stato così denunciato all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione e truffa nonché sanzionato, unitamente ai clienti che avevano beneficiato del “sistema”, ai sensi dell’art. 94 bis comma 2 del C.d.S. (divieto di intestazione fittizia dei veicoli) per un importo complessivo di circa 130.000 euro, oltre l’adeguamento del premio assicurativo.
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