A cura della Redazione

Seuqestrato il patrimonio del boss di mafia Giuseppe Cirillo, deceduto nel 2007. La Guardia di Finanza di Salerno ha confiscato agli eredi beni per 5 milioni di euro.

Il provvedimento giunge a seguito della sentenza definitiva della Cassazione del 10 aprile scorso, che ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dagli eredi. La Procura di Salerno fu tra i primi uffici giudiziari in Italia ad avanzare una richiesta di confisca di beni nei confronti degli eredi di un soggetto "aggredibile" dal punto di vista patrimoniale.

Cirillo, appartenente alla NCO di Raffaele Cutolo, potentissima organizzazione criminale degli anni Ottanta del secolo scorso, aveva elevato a cosca mafiosa un gruppo criminale operativo nel Cosentino, dando vita alla "locale di Sibari", e per questo condannato nel 2005 per associaizone mafiosa.

Originario della provincia di Salerno, Giuseppe Cirillo ha accresciuto la propria fama criminale in Calabria e poi ha continuato a seguire le sorti della propria consorteria dalla provincia di Ancona, dove ha trascorso tre anni sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Serra de' Conti.

Sequestrati appartamenti, locali commerciali, un intero complesso aziendale di una società di capitali operante nella distribuzione all'ingrosso di caffè e gerente un rinomato centro estetico, un vasto appezzamento di terreno, un'auto, beni ubicati a Mercato San Severino. Il tutto, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro.

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