A cura della Redazione

Era il 6 agosto di più di un anno fa ed era sfuggito al blitz anticamorra dei carabinieri della compagnia di Marano di Napoli. Un provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli, sezione riesame in seguito ad appello proposto dalla Dda partenopea nei confronti di 32 persone.

L’organizzazione era operativa nell’area nord della provincia di Napoli per lo spaccio di droga e retribuiva mensilmente i vari affiliati con le cd “mesate” per l’attività di spaccio svolta nelle singole piazze.

Latitante da quel giorno, Alessandro Marasco, 35enne di Marano considerato attiguo al clan Orlando-Polverino-Nuvoletta, aveva fatto perdere le proprie tracce finendo però nell’orbita delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.

Gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno effettuato ininterrotte indagini volte al rintraccio del 35enne. Dagli accertamenti è emerso come l’uomo abbia passato gran parte della sua latitanza in un luogo non precisato della Spagna dove era a sua volta ricercato per un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Marbella per associazione finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Ieri mattina la svolta. Il cerchio si è chiuso a Qualiano. I Carabinieri del nucleo investigativo hanno rintracciato e arrestato Marasco mentre era a via di Vittorio. L’uomo era sceso da un’auto e si trovava davanti al bar mentre chiacchierava con alcune persone.

L’intervento è stato rapido e il 35enne non ha opposto resistenza. Perquisito, é stato trovato in possesso di alcune schede telefoniche straniere e di uno smartphone criptato che sarà sottoposto ai dovuti accertamenti.

Trasferito in carcere, è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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