A cura della Redazione
Tra due giorni sapremo se sulla telenovela del ponte di via Sepolcri calerà il sipario, oppure ci saranno altre, ulteriori puntate. Mercoledì è in programma, infatti, lennesimo, speriamo ultimo, incontro in Prefettura tra tutti gli attori protagonisti di questa vicenda: Regione Campania, Provincia di Napoli, Autorità di Bacino, Anas, Comuni. In quella sede si dovrà decidere dellallacciamento del collettore allimpianto di depurazione di Foce Sarno. Se la risposta sarà positiva, allora si potrà dire che entro qualche mese sarà finalmente riposizionato il ponte di via Sepolcri e riaperta la strada. Il vecchio sistema fognario, un tratto del quale attraversa la corsia autostradale ad appena due metri di profondità, verrebbe definitivamente soppresso e, quindi, non ci sarebbe più nessun problema per la messa in opera del ponte ad unaltezza dal suolo di 5 metri e 80 centimetri. Ma i vantaggi derivanti dallentrata in funzione del collettore fognario, che riesce ad assorbire una massa di liquami pari a 15 metri cubi al secondo, sarebbero anche altri. Innanzitutto verrebbero eliminati i 22 punti di scarichi a mare che contribuiscono a mantenere alto il livello di inquinamento delle nostre acque. In secondo luogo non si verificherebbero più gli allagamenti a cui siamo soliti assistere ogni qualvolta imperversa un temporale in città.
E questo quanto è emerso, in sintesi, dallincontro organizzato ieri al Circolo Professionisti e Artisti dal movimento di cittadini La Barca dei Saperi, a cui ha partecipato ling. Bruno Orrico, dirigente dellUfficio Tecnico del comune di Torre Annunziata, nonché già braccio destro del generale Roberto Iucci, commissario dellAutorità di Bacino del fiume Sarno. Orrico ha fatto il punto della situazione, rispondendo, in modo esaustivo, a decine di domande poste dallex magistrato Michele De Gaudio, moderatore della serata, e dai presenti.
Sul prossimo numero di TorreSette, in edicola venerdì 25 febbraio, ampio servizio sullargomento con gli aggiornamenti dellultima ora.
A.G.