A cura della Redazione

 

Il “giro di boa” del primo quadrimestre, per gli alunni delle scuole medie, è ormai alle spalle. Centinaia di loro si preparano alla “prova” di questa parte finale dell’anno scolastico, e per gli esami di licenza media.

Non tutti purtroppo sono perfettamente “in carreggiata”. E in tanti non possono permettersi costose ripetizioni provate, o non hanno la fortuna di avere in famiglia qualcuno che abbia tempo, modo e capacità di aiutarli.

Per venire incontro alle loro esigenze, si sono mobilitate le Arciconfraternite di Torre Annunziata, con un ulteriore step del loro progetto globale di intervento sociale in favore dei minori a rischio e delle fasce disagiate, avviato ormai da tempo.

Da lunedì 15 febbraio, dunque, l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, di concerto con l’Arciconfraternita dei Santi Agostino e Monica e con quella dal Santo Rosario, offriranno a tutti gli alunni delle scuole medie oplontine un servizio di “assistenza” allo studio che si protrarrà fino al termine dell’anno scolastico e all’effettuazione degli esami di licenza.

Il tutto a titolo completamente gratuito.

Il “doposcuola” sarà attivo ogni giorno, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18, preso i locali adiacenti il teatro della Parrocchia dello Spirito Santo.

A disposizione dei ragazzi ci saranno docenti esperti in ogni materia scolastica, con ampia esperienza, derivata da numerosi anni di volontariato nel settore, docenti in pensione, o anche ancora in attività.

«Ribadiamo che il servizio sarà completamente gratuito e per tutta la sua durata - spiega Alfredo Cutrupi, fratello superiore dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento - . Per poter frequentare le lezioni, che verranno personalizzate per ogni studente, basterà che i genitori ci contattino e accompagnino i ragazzi presso la nostra sede. Per prendere appuntamento e accordi sarà sufficiente comporre il 340.05.65.551. Le iscrizioni saranno sempre aperte, fino alla conclusione dell’anno scolastico. Resteremo accanto agli studenti in difficoltà per tutto il tempo necessario, senza che sulle famiglie gravi alcun peso economico. Speriamo così di aiutare - continua Cutrupi - molti giovanissimi a mettere a frutto la propria intelligenza e a trovare il modo di riuscire a trovare un metodo di studio proficuo che li proietti in maniera positiva verso l’istruzione superiore».

Il programma di “Assistenza allo studio” rappresenta l’ennesimo tassello di un mosaico sempre più vasto che le congreghe stanno mettendo in atto per manifestare la propria presenza concreta nel tessuto sociale, e testimoniare la propria missione attraverso le opere. Il tutto raccogliendo l’invito del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe a rinnovare il proprio impegno per far sì che le Arciconfraternite tornino ad essere luoghi di formazione, preghiera, crescita nella fede e dell’esercizio della carità.

«Quello che speriamo di riuscire a fare, è avviare ogni 12-15 mesi un nuovo progetto di carità sociale, continuando nel frattempo a supportare quelli già avviati, ed intraprendere altre azioni di preghiera e crescita nella fede - dichiara ancora Cutrupi -. Lo sforzo che con i nostri Confratelli sosterremo, sotto ogni punto di vista, sarà molto consistente ma il disfacimento del tessuto sociale della nostra comunità lo richiede. E sentiamo forte il dovere - conclude - e l’impulso a non tirarci indietro di fronte a questa sfida».

Fra le altre iniziative recentemente messe in campo dalle Arciconfraternite torresi, ricordiamo il sostegno economico e concreto al refettorio della Caritas di vico Pace (mensa dei poveri "Don Pietro Ottena"), col progetto “Un pasto al giorno per un mese”, con oltre millecinquecento pasti distribuiti gratuitamente a centinaia di indigenti; le attività di doposcuola per ragazzi delle medie ed elementari, anche con alle spalle esperienze e famiglie “difficili”; la “sperimentazione” di un gioco da tavolo imperniato sull’apprendimento dei concetti di legalità, che sta facendo appassionare a questi temi anche ragazzi e ragazze che con questi avevano avuto in passato un rapporto “conflittuale”; gli alberi di Natale con le immagini del degrado e il grido di protesta dei giovanissimi contro inciviltà, inquinamento, scorrettezze, mancato rispetto della legge e dell’ambiente; l’omaggio rispettoso dei bambini dei quartieri più a rischio alle vittime innocenti della camorra: da Raffaele Pastore a Giuseppe Veropalumbo, Luigi Cafiero, Luigi D'Alessio, Luigi Staiano fino a Matilde Sorrentino, Rosa Visone e tutte le altre; il sostegno e lo sviluppo del Centro di sostegno minorile L.U.P.O. (Legalità, Uguaglianza e Pari Opportunità), creato e coordinato dall’avvocatessa Maria Olimpia Venditto.